Cavallermaggiore Femminile: si riparte da Marco Mattis| Il neo presidente “Nessun obiettivo, solo giocare un buon calcio. I risultati arriveranno di conseguenza”

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Era stato un vero tsunami quello che aveva tenuto a battesimo la nuova stagione del Cavallermaggiore Femminile, con le dimissioni in blocco della dirigenza e l’iscrizione al prossimo campionato di Serie C in bilico.

Ed invece anche questo terremoto calcistico ha avuto il lieto fine, con Marco Mattis ad insinuarsi alla presidenza del sodalizio giallonero, coadiuvato dal segretario Gionatan Azzan e da Livio Longo. Primo passo del nuovo corso è stato ratificare l’iscrizione al campionato di Serie C, con la conferma dell’allenatore Luciano Borra affiancato da Ilaria Borri e Fabio Graglia e l’allestimento della squadra per affrontare al meglio la prossima stagione. Proprio con il neo presidente Matis abbiamo fatto il punto sulla situazione in casa Cavallermaggiore.

Presidente, partiamo dall’inizio e dalle cause che hanno portato di fatto alla rivoluzione societaria sfociata nella sua nomina…

“Per fare il quadro della situazione bisogna partire ancor prima dell’arrivo di Daniela Paschetta alla presidenza della società in seguito alle dimissioni di Monica Fasciani. In quella occasione Daniela aveva chiarito che sarebbe stata solamente una traghettatrice per consentire alla società di arrivare a fine stagione, e così è stato. Il team manager Roberto Mantoan, invece, ha rassegnato le dimissioni perchè voleva dedicarsi ad altro. Il vero problema è stato il fatto che, nel corso di tutta la stagione, non siamo riusciti a trovare qualcuno disposto a fare il presidente e questo ha creato non poca incertezza attorno al club. E’ così che a fine stagione ci siamo trovati con le ragazze, abbiamo parlato ed io, seppur non abbia molta esperienza essendo solo due anni e mezzo che sono con loro, ho dato la disponibilità a fare il Presidente, soprattutto per non mandare tutto a rotoli. Ci provo, l’entusiasmo c’è, vediamo fino a dove riusciamo ad arrivare tutti insieme”

Con che spirito affronta questa nuova, stimolante sfida?

“Con entusiasmo, sicuramente. E poi con uno spirito positivo ma soprattutto propositivo. Perchè bisogna essere propositivi per poiter dare qualcosa di concreto e importante alla squadra”

Una volta dato un assesso societario stabile e perfezionata l’iscrizione della squadra al campionato, si è passati al “campo” e alla costruzione della squadra. A che punto siete?

“Direi che siamo a buon punto. La base è quella dello scorso anno, ad eccezione di Straffi e Giacosa che sono andate al Musiello e di Cinzia Cumino che al momento si è voluta fermare, una decisione pesante perchè per noi è sempre stata una giocatrice molto imporante. A bilanciare queste defezioni, due innesti molto buoni, Jessica Allena, una giocatrice validissima con trascorsi alla Juventus, al Cuneo ed al Tarantasca, e l’attaccante Deborah Martinatto ex Torino, Musiello Saluzzo e Givolettese. Ora come ora ci manca ancora qualcosina, ma diciamo che non c’è da disperarsi”

Cosa manca per poter definire davvero completa la squadra?

“Stiamo facendo delle valutazioni in questi giorni. Diciamo che sono piccoli arrangiamenti, perchè già in queste condizioni siamo in grado di giocarcela e fare bene. Di sicuro non siamo più deboli dello scorso anno, quindi non dobbiamo fare interventi di peso sul mercato”

Dove pensate di poter arrivare con questa squadra?

“Considerando che fino a pochi giorni fa era in dubbio persino l’iscrizione della squadra al campionato, non voglio pormi degli obiettivi. Gli ultimi due anni sono stati una frenetica rincorsa a questo o quel traguardo, ora vorrei lasciare che le cose facciano il loro corso naturale. Le ragazze devono giocare a calcio e giocare bene. Se lo fanno, i risultati vengono da sè, quindi non ci poniamo obiettivi e stiamo a vedere cosa viene fuori. Ripeto, i presupposti per fare bene ci sono tutti, lo zoccolo duro della squadra dello scorso anno è stato confermato, sono arrivate giocatrici molto valide e, cosa più importante, è stato confermato il mister Luciano Borra, e questo è stato un “colpo” importantissimo per noi. Giochiamo, poi vediamo fino a dove riusciamo ad arrivare”