Piemonte, rallenta il trend del consumo di suolo | Pubblicati i dati del 2015: +0,3% nel periodo 2008-2013

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Fra il 2008 e il 2013 il consumo di suolo della superficie urbanizzata in Piemonte è aumentato complessivamente dello 0,3%: un incremento contenuto rispetto al trend dei quinquenni precedenti – nel complesso dal 1991 al 2008 si è avuto un incremento del 6%.

 

È quanto emerge dal documento “Il monitoraggio del consumo di suolo in Piemonte – edizione 2015”, approvato oggi dalla Giunta regionale del Piemonte. Si tratta dello strumento conoscitivo di riferimento per le politiche regionali di carattere territoriale e settoriale e per l’attuazione della normativa urbanistica regionale, degli obiettivi e delle strategie del Piano territoriale regionale e del Piano paesaggistico regionale, in materia di contenimento del consumo di suolo.

 

In termini di superficie, quindi, dal 2008 al 2013, il consumo di suolo urbanizzato è passato da 139,294 a 147,316 ettari: dal 5,5% del 2008 al 5,8% del 2013. “Il rallentamento del trend – ha spiegato l’assessore all’Ambiente della Regione Piemonte, Alberto Valmaggia –  è determinato dagli effetti recessivi della congiuntura economica sul settore edilizio e, in parte, dall’affermarsi di una maggiore attenzione verso un modello di crescita attento ai principi della sostenibilità ambientale e di politiche regionali e provinciali finalizzate alla definizione di strumenti utili al controllo del fenomeno”.

 

Il monitoraggio fa riferimento al periodo 2008-2013 ed è l’ultima iniziativa relativa all’attività di pianificazione territoriale e paesaggistica della Regione. Un altro elemento di analisi emerso dalle nuove misurazioni, che conferma il complessivo rallentamento del fenomeno, è il consumo di suolo agricolo ad elevata potenzialità produttiva. Il consumo di questi suoli è pari al 4,68% del territorio regionale con un incremento, rispetto al dato 2008, dello 0,05%, che seppur contenuto va valutato con attenzione in relazione alla limitata disponibilità di tale tipologia di suoli. Per quanto riguarda il consumo di suolo riferito alle infrastrutture, si deve registrare una significativa contrazione della superficie, dovuta a una diversa metodologia di calcolo. Complessivamente tale tipologia contribuisce in modo significativo al complessivo consumo di suolo, sia in termini quantitativi sia per gli effetti ambientali che i manufatti artificiali possono causare sugli ecosistemi e sulla continuità e fruibilità delle superfici agricole coltivate. Per quanto riguarda la tipologia di consumo di suolo reversibile, si deve registrare un decremento complessivo, ovvero la riduzione pari a circa 400 ettari. Anche in questo caso le motivazioni paiono legate al rallentamento degli investimenti in infrastrutture e opere pubbliche.

 

Nei primi giorni di agosto saranno consultabili e scaricabili i dati 2013, regionali, per provincia e per comuni raggruppati per provincia e il volume “Monitoraggio del suolo in Piemonte –  Edizione 2015” al link: http://www.regione.piemonte.it/territorio/pianifica/sostenibilita.htm
Entro agosto sarà anche disponibile il dato geografico grazie al Servizio WMS – Consumo di Suolo aggiornamento 2013, consultabile e scaricabile sul visualizzatore del Geoportale Piemonte  http://www.geoportale.piemonte.it/cms/.