Ciclismo – Pacchiardo e Drago protagonisti a La Loggia

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Dopo un po’ di anni d’inattività, gli sportivissimi amici dell’ASD Ciclistica La Loggia si sono rimessi in pista è hanno deciso di organizzare la corsa ciclistica Gran Premio La Loggia.

 

I meccanismi ancora arrugginiti degli organizzatori si sono subito messi in moto e, con la buona volontà di tutti, il progetto è partito nel migliore dei modi e adesso siamo qui al Bar Sport a iscrivere un mucchio di corridori provenienti da Piemonte, Lombardia e Liguria decisissimi a partecipare alla gara che è anche 5ª prova del Campionato Provinciale Strada Torino.
Il percorso, un circuito di 14 km da fare 6 volte, per un totale di 84 km, non presenta difficoltà altimetriche, ma i frequenti cambi di direzione lo rendono nervoso e accattivante. Transitando nel centro di La Loggia si va alla periferia di Carignano e di qui si prosegue per Vinovo per riprendere poi la direzione, ancora verso La Loggia, dove è posto l’arco del traguardo.
Ora la macchina organizzativa è in piena efficienza e, quando è ora di dare il via, sono 133 i concorrenti radunati sulla piazza pronti a partire.
Si parte alle 9,30 con 62 amatori sotto i 47 anni. Fa caldo, ma chi pedala lo sente meno e l’andatura è subito veloce. Sul finire del primo giro, è Domenino che insieme con altri tre anima la corsa, ma il gruppo lascia poco spazio e si riporta sotto. Chi invece non si arrende mai e prosegue nei suoi tentativi di fuga nonostante il gruppo lo tenga a soli 100 metri, è Andrea Petruzzelli. L’atleta del Redil Matergia non sta fermo un attimo e appena può va all’attacco e non molla fino a che non è raggiunto. E dopo un po’ riparte. Al secondo passaggio sotto l’arco del traguardo lo vediamo transitare in testa alla corsa, seguito da Grafici e Turco, ma il gruppo è a soli 50 metri.
Nel rettilineo che porta a Carignano nasce una nuova fuga, con ancora Turco, Dall’Osto, Bruno, Morra e altri. Il vantaggio sale fino a 20” ma poi, sotto l’azione di Natali, il gruppo reagisce e anche questo tentativo rientra nei ranghi. E allora parte di nuovo “Tigher” Petruzzelli, che vediamo transitare seguito, a soliti 100 metri, da Lenza, Bonello, Domenino e Bernardon, con tutto il gruppo dietro.
La scena si ripete anche al quarto passaggio. Questa volta a “fare compagnia” a Petruzzelli è l’acquese Fabio Pernigotti. Il plotone è a 150 metri.

 

Altri tentativi si susseguono ma salta all’occhio ancora una volta il passaggio solitario al suono della campana di Andrea Petruzzelli, inseguito, sempre a 100 metri, dalla squadra Ciadit Sumin al completo.
Si entra nell’ultimo giro e, ripreso Petruzzelli, gli arancioni del Ciadit Sumin non lasciano più andare via nessuno e preparano la volata per Pacchiardo. Ai 400 metri è in testa Lenza, con il compagno velocista a ruota. Si va a tutta e ai 200 metri Pacchiardo esce dalla scia del compagno e inizia il suo micidiale sprint. Sulla destra cerca spazio Andrea Natali che, passando rasente alle transenne, affianca il rivale senza però togliergli il gusto di alzare vittorioso le braccia al cielo, gesto che Pacchiardo fa, per sicurezza, non prima di avere passato la linea d’arrivo, alla media di 42,350 km/h. Natali è secondo, seguito dal veterano Frulio, Conti, Lenza, Picco, Michielon, Bertolotto, Desco, Fabio Cazzadore, Biesso, Panzanese, Ruggiroli, Ferrero, Muscheri e Paolo Cazzadore.

 

I 71 “over 48” partono subito dopo e si lanciano verso il primo dei sei giri in programma, che percorrono senza grossi scossoni. Nel secondo invece nasce la fuga che caratterizzerà tutta la corsa. Ne fanno parte, Gecchele, Arangio, Panepinto, Ginestra, Gay, Buttaglieri e Drago. I sette pedalano in perfetto accordo e, al secondo passaggio sulla linea del traguardo, il loro vantaggio è già di 1’30” sul gruppo inseguitore, in testa al quale vediamo Bertolini, Rastello, Verduci, Zattarin e Bonello. Nella tornata successiva il vantaggio dei sette battistrada è di 2’ su Grappeja, che precede Rastello, Fabris, De Ponti e Riccardo Soro.
Ci spostiamo al quarto passaggio, dove i fuggitivi hanno aumentato il vantaggio a 2’40” sulla coppia Lavezzo-Bungaro e 2’50” su Soro, Benissone, Grappeja e tutti gli altri, con andatura rassegnata.
Al suono della campana il distacco è di 2’50” su Bungaro, Girotto e Grappeja. Il gruppo è a 3’40”, con alla testa Benedetto, Bertolini e Porporato.

 

Il vantaggio acquisito dai battistrada, tra i quali ci sono quattro liguri (si vede che il mare fa bene), consente di rilassarsi e studiare le mosse degli avversari, magari provando a staccarli. Ci prova Panepinto, ci prova Buttaglieri e infine ci prova Drago, lanciando una volata che stronca agli altri ogni velleità.
Il genovese Fabrizio Drago, della Superba Cycling Team, taglia il traguardo commosso, dedicando la vittoria alla mamma scomparsa da qualche mese. La media è di 42,160 km/h, e i suoi avversari arrivano un po’ sparpagliati, il primo è Marco Buttaglieri a una decina di metri poi, Gay, Panepinto, Arangio e infine Ginestra, a 22”. Gecchele, che ha patito gli ultimi scatti, taglia il traguardo a 2’, mentre il terzetto inseguitore, Grappeja, Bungaro, Girotto, transita nell’ordine senza neanche fare la volata. Volata che invece fa il gruppo, a 3’45” dal vincitore, nella quale si piazza primo e 11° assoluto, Canavoso, seguito dagli sgA Longo e Alberici, dai gentleman Monteforte e Soffietti e dall’sgA Zattarin.
Il primo sgB è Albiero che supera Bonello, Ghiotti, De Ponti, Calvarese, Porporato, Facta e Pavese.
Nel gruppo anche l’unica donna, Valentina Natali.

 

I corridori si vanno a cambiare e gli organizzatori preparano i premi sotto la tensostruttura appositamente predisposta e questa, con il caldo che fa, è una mossa azzeccatissima.
“Escono” le classifiche e i factotum Francesco e Guido confermano che si può iniziare la premiazione.
Sfilano a ritirare il premio spettante, i podi delle due gare, cui vanno un bel cesto di prodotti e una scatola che sicuramente conterrà una bottiglia di vino o liquore pregiato.
Applausi e foto anche per Valentina Natali, prima donna e purtroppo unica, ma non è colpa sua se le altre del “gentil sesso” sono assenti.
Cesti anche per tutte le categorie e, nonostante il caldo, fioccano gli applausi per questi atleti di tutte le età che non hanno paura di mettersi in gioco e che fanno morire d’invidia i grassoni che stanno a guardare ai bordi della piazza.
Si scattano le foto di rito che puntualmente saranno pubblicate su giornali e “network” e finalmente viene anche per noi l’ora di un momento di fresco nel “dehor” del Bar Sport, con una bella granita o un crodino tra le mani.
Il Campionato Provinciale di Torino vede ora al comando Pacchiardo, Domenino, Cazzadore, Bosticco, Soro e Pitiddu rispettivamente nelle categorie junior, senior, veterani, gentleman, sgA, sgB. La 6ª prova si disputerà a San Farncesco al Campo il 17 agosto.

 

Settimana intensa di appuntamenti quella che stiamo per affrontare: martedì saremo a Corneliano per la classica corsa preserale , valida come 4ª prova della 5 Sere, e giovedì a Polonghera, dove vedremo chi saranno i vincitori che indosseranno la “serale” maglia della “5 Sere di Cuneo”.
Sabato doppio appuntamento: al mattino partenza da Limone Piemonte della Internazionale gara a tappe Iron Bike, in MTB sulle Alpi Marittime e Cozie delle province di Cuneo e Torino. Al pomeriggio cronoscalata valida per il Campionato Regionale e Provinciale a Borgo San Dalmazzo.
Domenica 26 invece ci sarà a Baldissero l’epilogo del Campionato Provinciale Strada Cuneo 2015 e la consegna delle maglie del primato ai vincitori.

 

La foto della corsa e premiazione finale son consultabili cliccando sul seguente collegamento:
https://plus.google.com/photos/110336262776895138773/albums/6173249039367820641