Donne di successo si raccontano e incantano la sala del Banco Azzoaglio di Ceva | Il nuovo Appuntamento Azzoaglio dedicato alla top manager Marisa Bellisario

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Marisa Bellisario, la cebana prima top manager italiana celebrata nell’esordio letterario della giornalista fossanese Fiorenza Barbero; Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, presidente della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo; Delia Revelli, presidente regionale e provinciale di Coldiretti;  Rita Bussi, direttore Merck Serono; Roberta Meo, amministratore delegato SSB Progetti e sindaco uscente di Moncalieri.

Sono le donne che ieri sera (giovedì 9 luglio) sono state protagoniste del nuovo “Appuntamento Azzoaglio” intitolato: “Successo. Donne con qualcosa da raccontare” e moderato dalla giornalista Luisella Mellino. Pubblico delle grandi occasioni che ha avuto la possibilità anche di ammirare le opere dello scultore Corrado Ambrogio esposte nella sala mostre della Banca.

 

Per una donna – ha esordito Erica Azzoaglio- è più complicato riuscire a conciliare lavoro e vita privata. Marisa, che oggi (9 luglio, ndr) avrebbe compiuto 80 anni, come le donne che hanno accettato l’invito della nostra Banca, ce l’ha fatta”.

 

Alla presenza della nipote che vive in Inghilterra e della segretaria particolare, l’autrice del libro “Marisa la prima top manager italiana”, Fiorenza Barbero, ha presentato il volume che fa parte della collana ‘Donne toste’ di Effatà Editrice.

 

Il modello di Marisa – ha detto –, incentrato sulla meritocrazia e sulla valorizzazione dei talenti, è sempre attuale. Diceva che se una donna crede in se stessa ce la può fare”. Poi il racconto di una donna duale, “La signora del pc usa la penna” titolava La Stampa, fiera e generosa. L’autrice, con il “Marisa in tour”, sta facendo conoscere l’imprenditrice in tutta la provincia, scuole comprese.

 

In sala un ritratto di Marisa Bellisario dipinto, nel ’57, dall’amico d’infanzia Tanchi Michelotti. “Ceva non le ha mai dedicato una strada o una piazza – ha sottolineato -, anche se qui è nata e sepolta. Forse non è ancora stato trovato un luogo adatto, ma vorrei che non passasse troppo tempo, anche per non dare adito a polemiche”.

 

Poi i racconti di lavoro e di vita di Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, Delia Revelli, Rita Bussi e Roberta Meo, testimonianze di donne che hanno raggiunto importanti obiettivi in campi diversi. Hanno raccontato, nella tavola rotonda coordinata dalla giornalista Luisella Mellino, le loro storie che, per molti aspetti, sono simili a quella di Marisa Bellisario. Dall’arte contemporanea all’agricoltura, dalla politica alla biofarmaceutica: in tutte le esperienze è emersa la lotta che le donne devono affrontare per raggiungere le stesse posizioni degli uomini, senza mai potersi permettere di essere mediocri.