Ciclismo: Cravanzola-Marcionetti si impongono al 16° Giro della Torre

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La staffetta primavera/estate ci porta a Canale d’Alba, dove si disputa il 16° Giro della Torre, nome dato alla corsa quando ancora nelle prime edizioni si passava nel centro storico, sfiorando appunto La Torre. Adesso non si percorrono più le scalinate e il porfido di centro paese ma si attraversa il parco e si piomba nella larga piazza Europa dove, in un adeguato percorso fettucciato, è anche posta la linea del traguardo, si assicura al pubblico un entusiasmante spettacolo.

L’organizzazione è curata dai Roero Bikers, che hanno tracciato e messo in sicurezza il percorso e dalla Pro Loco che provvede, tra l’altro a dare luce, quando farà buio e voce agli altoparlanti della piazza.
La serata è caldissima e le coppie di concorrenti, terminata la giornata di lavoro, affluiscono senza affanno al tavolo iscrizioni.

 

Sono 22 le coppie che si affronteranno in questa gara a staffetta, dove ognuno dei due componenti può fare i giri che vuole, prima di dare il cambio al suo compagno.
La zona cambi è stata ampliata rispetto agli anni scorsi e anche l’arrivo, disposto diversamente. In questo modo dovrebbe essere più facili anche per i giudici di gara, leggere i numeri che passano davanti.
Si parte alle 19,45 con la solita “corsetta a piedi” di 50 metri per andare a recuperare la bici, tenuta pronta dal proprio compagno. Un solo corridore, Alessio Crivello, non ha compagno e correrà da solo. Per lui terrà la bici, uno spettatore.
L’allegra confusione che si genera quando si dà il via, il rumore dei tacchetti che percuotono il selciato e le grida d’incitamento dei compagni che aspettano con la bici in mano non sono che l’inizio della gara che si concluderà tra un’ora.

 

Fin da subito s’intuisce quale sarà il motivo conduttore della corsa, la sfida tra le coppie Ferrero/Albrito e Cravanzola/Marcionetti, la prima di categoria A, con somma d’età sotto i 50 anni e la seconda di categoria B, sotto i 90. Le coppie la cui somma d’età supera i 90 anni è di categoria C.
Al primo passaggio dei 1680 metri del circuito, è Dario Albrito che transita primo, seguito a ruota da Jonathan Marcionetti, ma la tornata successiva è Cravanzola che transita davanti a Ferrero. Poi è nuovamente la coppia dei più giovani a prenedre la testa e a non lasciarla più. Dal nostro punto di osservazione riusciamo a cogliere tutte le evoluzioni che i corridori fanno per prendere le curve nel modo più redditizio possibile. S’inseguono, si superano e si ricuperano per tutta la gara e dopo 15 giri sono ancora lì a battagliare. A seguirli non è un’altra coppia ma il solitario Crivello che continua a girare da solo senza che nessuno possa dargli il cambio. Tutti gli altri invece, scorrazzano dopo un giro o due, nella zona cambi, dalla quale esce lanciato il loro compagno.

 

I giri si rincorrono e una pallida luna quasi piena diventa sempre più luminosa man mano che sale l’oscurità. Ormai la domanda più ricorrente è: “Quanto Manca?”. Suona la campana e in testa al duello delle prime due coppie c’è Ferreo/Albrito. Sembra che per loro il risultato sia ormai acquisito ma, a entrare prima nella piazza, è Cravanzola/Marcionetti che, con un colpo d’astuzia, è riuscita a superare quella dei più giovani avversari.
“Tocca” a Fabio Cravanzola, classe 1970, dopo 1 ora 03’40”, tagliare il traguardo alla media di 23,560 km/h e ad Andrea Ferrero, 1997, arrivare secondo mentre per Crivello, terzo, la scelta è obbligata.

 

In quarta posizione si classifica la coppia con somma d’età oltre i 90 anni, gli ultraquarantacinquenni Paolo Viglione e Marco Gandolfo, seguiti dalle coppie A, Melia/Tornaghi e Destefanis/Tibaldi, dalla C, Sedici/Albanese e dalle B, Taliano/Torchio e Delsant/Demarie. Le altre seguono come da ordine d’arrivo. Delle 22 coppie, ben 13 hanno terminato la gara compiendo 15 giri, sei sono state doppiate una volta e le ultime tre coppie, due volte, ma tutti finiscono la gara con il sorriso sulle labbra, perchè questa sera, aldilà del risultato, quello che conta è il divertimento.

 

La classifica è subito pronta e gli organizzatori della Roero Bikers, alcuni dei quali hanno anche gareggiato, dispongono i cesti, le borse e le bottiglie per la premiazione.
Si chiamano le prime tre coppie e poi tutte le altre, mentre la sera, ormai diventata notte, è solo più rischiarata dalla luna e dai lampi dei flash che immortalano il momento. A tutti i partecipanti è consegnata una bottiglia di vino e nessuno va via a mani vuote.

 

Abbiamo vissuto con gli amici di Canale un bel momento di sport amatoriale e ci auguriamo che, grazie allo spirito sportivo/organizzativo come quello dei Roero Bikers, questi avvenimenti aggreganti possano proliferare e fare divertire sempre più gente.

 

Le foto della corsa e premiazione finale sono consultabili cliccando sul seguente collegamento:
https://plus.google.com/photos/110336262776895138773/albums/6166899381624957761

 

Valerio Zuliani