Home Idea Sport Ciclismo Ciclismo: braccia al cielo per Bardi e Ginestra al “Memorial Dina Balbis”

Ciclismo: braccia al cielo per Bardi e Ginestra al “Memorial Dina Balbis”

0
641

Con il sole che fa sporadicamente capolino tra le nuvole grigie, risaliamo la prima parte della Valle Varaita per andare a Venasca dove sono in programma una serie di manifestazioni ciclistiche organizzate dal Vigor Cycling Team.

Uno sforzo notevole per quest’Associazione che, insieme allo Sport Club Vigor Piasco, che alleva e cresce piccoli grandi talenti, dedica interamente al ciclismo amatoriale e federale. Senza contare il corridore Lucio Fariano che, con il suo aiuto, è stato determinante per la realizzazione dell’intera manifestazione.

 

A Venasca sono in programma una gara ciclo amatoriale e una manifestazione cicloturistica che farà transitare i più arditi amanti del nostro sport, su e giù per la valle Varaita per fare ancora ritorno qui a Venasca, dove anche per loro ci sarà la premiazione e la gustosa cena di cui vi diremo..

 

La corsa per gli amatori è un inedito che sa di antico, come tutto il paese che ci ospita. Antico è il profumo che c’è nell’aria, entrando nei bar o anche solo sostando nella piazza Piazza Martiri, dove si fanno le iscrizioni. Antica è la calma rispettosa degli abitanti, gentili e disponibili a qualunque tipo di aiuto. Persino i giovani sembrano adattarsi a questo clima ovattato che tanto contrasta con la vita vorticosa di tutti i giorni. Ma soprattutto è il percorso di gara che, con i quattro giri della Colletta di Rossana e l’arrivo in centro di Venasca, che fa pensare a corse d’altri tempi. Questa non si può definire una gara dura ma, 90 km di saliscendi così intensi creeranno sicuramente le condizioni di selezione che nelle altre corse in circuito, raramente si verificano e chi vi vorrà partecipare, non potrà che essere soddisfatto del risultato acquisito, anche per il solo fatto di esserci stato.
Le iscrizioni si aprono alle 13,30 e c’è già qualcuno che aspetta. Il tavolo più frequentato è quello degli amatori, che raggiungeranno le 122 unità mentre quello dei cicloturisti si fermerà a soli 40.
Scende qualche goccia di pioggia ma per fortuna smette subito e, alle 14,45 la prima gara, quella con le categorie, junior, senior e veterani, prende il via.
68 concorrenti scendono veloce il fondovalle e si avviano verso Busca e la salita della Colletta.

 

Nasce subito una fuga con Carlini, Desco, Monge Roffarello e altri tre corridori. A Busca hanno 40” di vantaggio ma sulle prime rampe il gruppo torna compatto.
Aspettiamo i corridori ancora a Busca, dove al secondo passaggio è previsto un Traguardo Volante, messo in palio dal ristoratore locale, nonché corridore, Paolo Giolitti. Il gruppo si presenta compatto e il primo che passa, in uno sprint serratissimo è Walter Pacchiardo.
Si ritorna per la seconda volta sulla Colletta e questa volta il ritmo è più accelerato della precedente, tanto che una decina di corridori trova modo di evadere e lanciarsi al comando della corsa. I fuggitivi sono: Rivetti, Bardi, Musante, Monge Roffarello, Bonetto, Bertero, Audisio, Gazzola, Fantini e Cometto.
Il loro vantaggio sale e, al terzo passaggio sulla Colla, quando c’è il Gran Premio della Montagna, vinto da Fantini su Bardi e Rivetti, sfiora i 2 minuti.
Tra i 10 c’è collaborazione e andarli a prendere, nonostante le rincorse di Pacchiardo e Domenino, rimasti tagliati fuori, è impresa impossibile.
Se ne va così anche il terzo giro.

 

Anche nel quarto, i più attivi in salita sono, Rivetti, Bardi, Monge e Fantini, che si avvantaggiano leggermente sugli altri sei ma la lunga e diritta discesa li ricompatta.
Nel corso dell’ultima tornata, proprio al termine della discesa, nei pressi di Rossana, quando mancano poco più di 5 km al traguardo di Venasca, il veterano genovese Giorgio Musante, che si sente sicuramente battuto in volata, lancia un attacco micidiale che in poco tempo gli fa guadagnare 50”. Musante continua nel suo tentativo e tra gli inseguitori il più attivo è Monge Roffarello. Gli altri, chi per crampi, chi per qualche altro motivo, fanno mancare la loro collaborazione.

 

Il tentativo di Giorgio Musante sembra destinato a concludersi positivamente. A 1500 metri dal traguardo il suo vantaggio è ancora di 40” ma ahimè, il coraggioso ligure non aveva fatto i conti con la strada che sale sempre, anche se poco, ma inesorabilmente verso il traguardo e gli prosciuga le energie rimaste, ringalluzzendo invece quelle degli avversari.
Ai 300 metri i 10 fuggitivi sono di nuovo insieme pronti a disputare la volata finale.

 

Si entra in Venasca ed è ancora Musante a rilanciare la velocità, subito affiancato da Monge Roffarello e Rivetti, dietro i quali sta acquattato Tiziano Bardi, che appena trova spazio, lancia il suo sprint e balza in testa. Gli altri cedono ma Fantini lo affianca. L’arco rosso dell’arrivo è vicinissimo. E’ un lungo testa a testa tra uomini che hanno condotto una fuga durata quasi 60 km a 41,670 di media. Bardi resiste e Fantini, veterano anche lui, deve accontentarsi della piazza d’onore, con la sua ruota che dista solo qualche centimetro da quella del corridore del Team Santysiak, quando passa sulla linea bianca. Terzo e primo junior, il giovane Andrea Rivetti che lascia dietro i veterani Monge, Bertero, Bonetto e l’esausto Musante. Audisio, Cometto e Gazzola, chiudono la serie dei fuggitivi.
A 50” arriva solitario, Dario Basile. A 1’ è la volta di Pacchiardo che batte in volata Consolino e Domenino. A 2’ dal vincitore arrivano Daniele e Dall’Osto, precedendo di 10” lo sprint del gruppo, vinto da Ferrero, su Giuliano, Mondo, Cenci, Ariangio, Di Vittorio e tutti gli altri arrivati alla spicciolata.
Come quasi sempre succede, la corsa dei 54 di seconda fascia è un po’ più tranquilla e per due tornate il gruppo si mantiene compatto.
Il Traguardo Volante di Busca, offerto da Giolitti, è vinto dal gentleman Ostorero, sul plotone, rigorosamente compatto ma, dopo la salita di Rossana, evade Bonato. Gli vanno subito dietro Fariano, Ragazzini e Grappeja. A questi si aggiunge l’sgB Giovanni Fedrigo, e la fuga va.
Sulla salita, affrontata per la terza volta, Fariano impone un ritmo infernale ma gli altri resistono e sul Gran Premio della montagna transitano primi Grappeja, Ragazzini e Bonato. Dietro il quintetto, Ginestra e Mello Rella si lanciano all’inseguimento, che riescono a coronare dopo la discesa.

 

Siamo nella quarta e ultima tornata. In seguito ad alcune accelerazioni, Bonato si stacca e, dai cinque fuggitivi rimasti, evade Giovanni Fedrigo. Il torinese, accasato all’astigiana Zard Cavallino Rosso, affronta in solitaria l’ultima salita e la successiva discesa poi, con un vantaggio di 25”, s’immette sul rettilineo in leggera salita che porta a Venasca, ma un guasto meccanico gli fa perdere il vantaggio acquisito e si ritrova nuovamente, dopo un piccolo inseguimento, con i compagni di fuga dai quali nel frattempo sono evasi, Ragazzini, Fariano e Ginestra. I tre battistrada affrontano l’ultima curva con un discreto vantaggio sugli altri tre e la volata non ha storia: il gentleman imperiese Flavio Ginestra balza subito in testa e così rimane fino al passaggio sotto l’arco del traguardo, dove esulta, coprendo i 90 km alla media di 39,340 km/h, davanti a Fariano e Ragazzini.

 

A soli 10” arriva l’sgA Guido Mello Rella che supera Fedrigo e Grappeja.
Bisogna aspettare 1’10” per vedere arrivare i primi inseguitori, Longo e Benedetto, seguiti 10” dopo da Di Stefano, che supera Ostorero, Grosso, Marletta, Di Gianni, Arangio, Alberici e Caruso, nello sprint del gruppo. Subito dopo Salvatore Caruso arriva il 1° sgB, Giovanni Isoardo, che nella sua categoria precede Marino Giuliano, Claudio Fissore e Alberto Fea.
Terminate le operazioni che seguono l’arrivo della corsa, ci spostiamo nei locali del Municipio, dove si prepara la premiazione e la cena per chi ha deciso di fermarsi, con la modica spesa di 5 €.

 

A officiare la grandiosa premiazione troviamo i fratelli Silvio e Claudio Mattio che, dopo avere gratificato con una premiazione a sorteggio tutti i cicloturisti, si dedicano a quella delle due gare appena concluse.
Si premiano i vincitori del Traguardo Volante, Pacchiardo e Ostorero e i primi tre al Gran premio della Montagna, cui vanno prodotti locali di arte lignea.
Si passa poi ai vincitori delle due corse che salgono sul podio con il mazzo di fiori, affiancati dai primi classificati e poi seguiti dai classificati di tutte le categorie presenti. Chiedo scusa se mi ripeto ma i premi, articoli tecnici e non, sono veramente di valore.

 

Si scattano centinaia di foto e poi…tutti, cicloturisti, corridori e accompagnatori, a mangiare polenta e salciccia, con formaggi e prodotti della Valle Varaita, opportunamente annaffiati da un buon vino rosso e corroborati da un gradito caffè.
La giornata sportiva per noi finisce qui ma per gli amici di Venasca e della Vigor di Piasco, domani ci sarà ancora un grande avvenimento, il Campionato Piemontese Strada della categoria Esordienti, nel quale vedremo avvicendarsi i ragazzi che costituiscono il futuro del nostro ciclismo.

 

Le foto della corsa e premiazione sono consultabili cliccando sul seguente collegamento:
https://plus.google.com/photos/110336262776895138773/albums/6152810229671238305

 

Valerio Zuliani

NESSUN COMMENTO