Se i No-Expo stimolano la comunicazione | I fatti di Milano diventano spunto intelligente per la pubblicità di una celebre birra

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Se non fosse per la creatività di molti pubblicitari, o per l’ironia del web, che in tempo reale sdrammatizza su qualsiasi cosa, fatto, evento o persona, quello che è successo a Milano, durante l’inaugurazione dell’Expo rischierebbe di alimentare, anche qui, l’ennesimo spunto polemico per un articolo dai toni, duri, contestabili o meno, ma di sicuro poco clementi con chi si è macchiato, in nome o meno di una presunta protesta, di un episodio grave, ai danni di piccoli commercianti e comuni cittadini, rovinando un’immagine che faticosamente l’Italia, attraverso questo evento, cerca di guadagnarsi.

 

 

“Che poi le grandi Multinazionali…”, “che poi il cibo non si dovrebbe spracare…”, “che i veri violenti sono altri…” e che ci può stare dentro tutto o quasi, la violenza è violenza, in ogni forma, e su questo c’è poco da scherzare.

 

Ma visto che l’ironia resta in molti casi, ancora e per fortuna, un’arma vincente e una chiave di lettura preziosa, per comprendere la realtà che ci circonda, ecco che a cavalcarla ci pensano ancora una volta loro: i geni della pubblicità.

 

In particolare prima le idee erano di Sergio Spaccavento con la BCube, agenzia pubblicitaria di Milano, che curava le campagne Ceres, la celebre birra danese dall’inconfondibile claim “Ceres c’è”. Adesso i direttori creativi sono Andrea Stanich e Arturo Dodaro.

 

E come avevano già fatto in occasione del primo aprile, lanciando una campagna social, che metteva a nudo, in modo scherzoso le lungaggini e i ritardi del cantiere dell’Expo, con una foto di operai con in mano la birra e la scritta: “1 aprile: hanno un mese di tempo per finire i lavori dell’EXPO. Non è uno scherzo“,collegandovi un evento fb, in cui si offriva birra gratuitamente agli operai alla fine del turno di lavoro, ecco che i fatti di Milano diventano anche stavolta occasione per una campagna social per nulla banale.

 

Da due ore, infatti, sulla pagina fb di Ceres, c’è un post con la scritta : “Brindiamo ai milanesi che ieri sono scesi in strada per ripulire la loro città” e una foto emblematica di un black bloc che lancia una bottiglia, con due icone – una sulla bottiglia di vetro (di una birra che non è Ceres), l’altra sul tizio che la lancia – per dire che si tratta di rifiuto indifferenziato, da cestinare. Un omaggio alla buona volontà e una trovata azzaccatissima dal punto di vista del marketing e della comunicazione. In poche ore circa 3mila like e cinquecento condivisioni. Una sola parola: geniali.

 

SV