Gioco d’azzardo, campagna sociale dell’Asl CN1 | Il gioco d’azzardo ti toglie il sorriso” è il claim

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 “Il gioco d’azzardo ti toglie il sorriso” è il claim della campagna sociale promossa dall’Asl CN1 e presentata alla stampa lunedi 20 aprile, con l’obiettivo di contrastare sul territorio le dipendenze da gioco d’azzardo patologico.

 

La campagna è il risultato di uno studio di alcuni mesi, fatto di confronti e approfondimenti su un tema molto delicato, e segue di pochi giorni  l’approvazione, da parte della Giunta regionale del Piemonte, di un disegno di legge in materia. Una normativa, quella contenuta nella proposta regionale, che contiene gli obiettivi, le azioni, i soggetti da coinvolgere e altre indicazioni utili a contenere la patologia.

 

Nel 2013 sono stati spesi, in Italia, circa 90 miliardi di euro per il gioco d’azzardo – spiega la responsabile del dipartimento Dipendenze Patologiche Nadia Ferrero –. Un dato preoccupante se consideriamo che i costi della Sanità ammontano a circa 110 miliardi.” Perché si gioca? “Per il desiderio di vincere e la crisi economica favorisce la diffusione e l’incremento delle attività di gioco d’azzardo”.

 

In genere sono coinvolti soggetti di tutte le età e categorie sociali. Il Servizio dell’Asl CN1 ne ha in trattamento 125, di cui 106 uomini e 19 donne, con la massima concentrazione tra i 40 e i 60 anni; i nuovi pazienti in carico a metà aprile sono già 20, un dato che attesta un trend in aumento. Tutti i pazienti, con l’eccezione di due invii da parte del Tribunale, si sono presentati volontariamente, nella maggior parte dei casi accompagnati da familiari.

 

La campagna utilizza la tecnica del “morphing” e mette in scena un dialogo tra i protagonisti (mamma e figlio, nonna e nipote, moglie e marito …). I manifesti prodotti saranno pubblicati sul sito dell’Asl e sui canali social. “Inviteremo anche le amministrazioni locali – precisa il direttore generale Gianni Bonelli – che si sono rese disponibili a offrire il loro contributo nella distribuzione della campagna, attraverso la pubblicazione sui loro portali.

 

Il dipartimento Dipendenze Patologiche ha avviato nei mesi scorsi incontri di formazione e sensibilizzazione sulla patologia, in collaborazione con Croce rossa, Rotary, Lions e amministrazioni comunali.

 

Occorre spiegare a cittadini – hanno chiesto alcuni amministratori presenti in conferenza – che le conseguenze del gioco d’azzardo non sono soltanto una questione sociale, ma hanno risvolti di tipo sanitario e l’asl è organizzata per farvi fronte con un adeguato trattamento.”