È partito il cronoprogramma per enti del volontariato e associazioni sportive dilettantistiche che vogliono accedere al 5 per mille. C’è tempo infatti fino al 7 maggio per iscriversi attraverso i canali telematici dell’Agenzia delle Entrate che sono pronti per accogliere le candidature: una realtà numerosa che, nel 2014, in Piemonte, ha visto coinvolti ben 3561 soggetti.
Come iscriversi e inviare la dichiarazione sostitutiva – Gli enti del volontariato e le associazioni sportive dilettantistiche possono iscriversi tramite i servizi telematici dell’Agenzia, Fisconline o Entratel, compilare la domanda di iscrizione seguendo le istruzioni e usando il software disponibile online. In alternativa possono ricorrere a un intermediario abilitato alla trasmissione telematica. La dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà (“autocertificazione”), deve essere inviata entro il 30 giugno: gli enti del volontariato la trasmetteranno alla Direzione regionale dell’Agenzia nel cui ambito territoriale si trova il domicilio fiscale, le associazioni sportive, invece, all’ufficio del Coni nel cui ambito territoriale si trova la sede legale dell’associazione.
Entro il 14 maggio tutti gli elenchi online, entro il 25 gli elenchi aggiornati – L’Agenzia delle Entrate renderà disponibili sul proprio sito istituzionale www.agenziaentrate.gov.it gli elenchi dei soggetti che hanno richiesto di essere ammessi al beneficio, distinti per tipologia (compresi gli elenchi degli enti della ricerca scientifica e dell’università e degli enti della ricerca sanitaria trasmessi dai Ministeri competenti). A partire dal 14 maggio 2015, sarà consultabile online la versione provvisoria degli elenchi degli enti del volontariato e delle associazioni sportive dilettantistiche iscritte al beneficio. Gli enti e le associazioni possono chiedere la correzione di eventuali errori di iscrizione entro il 20 maggio. Una volta corretti gli errori, la pubblicazione degli elenchi aggiornati scatterà il 25 maggio.
Come regolarizzare entro il 30 settembre – Gli enti che non hanno assolto in tutto o in parte, entro i termini di scadenza, agli adempimenti richiesti, entro il 30 settembre possono comunque regolarizzare la propria posizione ed essere ammessi alla ripartizione delle quote: se in possesso dei requisiti sostanziali richiesti, gli enti possono presentare le domande di iscrizione e/o provvedere alle successive integrazioni documentali versando una sanzione di 258 euro con il modello F24 indicando il codice tributo 8115.