Terre Originali: i terreni incolti delle Langhe trovano nuovi contadini | Dieci progetti selezionati su oltre 30 autocandidature

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Sono 10, come da bando, i finalisti di Terre Originali, il progetto sperimentale attivato tre anni fa dal Mercato Contadini delle Langhe, Cantina Clavesana, Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, Comizio Agrario di Mondovì e Make a Cube3 per raccogliere idee imprenditoriali di recupero e di rimessa a coltura dei terreni abbandonati o in corso di abbandono delle Langhe Monregalesi tra Ceva, Mondovì, Dogliani, Clavesana, Carrù e Cherasco, tutti comuni in provincia di Cuneo.

Tra gli obbiettivi, anche la trasformazione delle materie prime locali in prodotti lavorati.

 

I prescelti vengono soprattutto dal Piemonte, ma anche da Veneto, Toscana, Liguria, Emilia Romagna, Lombardia, Calabria, Lazio, Campania. E uno perfino dal Brasile. Sono in maggioranza uomini, di età compresa tra i 20 e i 49 ann e con un’alta percentuale di trentenni.
E’ questo il profilo dei partecipanti alla selezione finale del bando Terre Originali, che sceglierà il primo classificato solo a fine aprile dopo i colloqui  con i 10 finalisti.

L’interesse suscitato dal programma, che mira a individuare i progetti agronomicamente migliori per il recupero produttivo di aree rurali destinate altrimenti al declino, è stato altissimo.

Ben 35 i progetti giunti al termine della complessa istruttoria prevista dal bando, a dimostrazione non solo dell’elevato appeal dell’idea di base, ma anche del considerevole spessore tecnico delle proposte ritenute ammissibili.

 

Tra i 10 progetti finalisti ne verrà scelto uno, al titolare del quale i terreni saranno offerti in concessione triennale gratuita, con un’assistenza tecnica 360° per la realizzazione del progetto imprenditoriale.

Oltre a essere un importante segnale di rinnovamento a livello locale, “Terre Originali” mira però anche ad essere un’iniziativa-pilota, replicabile in altre regioni italiane alle prese con il fenomeno dello spopolamento delle campagne e dell’abbandono dei suoli.

Dall’ultimo censimento sull’agricoltura risulta che in Italia siano presenti oltre 4 milioni di ettari di terreni incolti. E si stima che, nell’arco dei prossimi 5-10 anni, alcune migliaia di aziende agricole attualmente attive si troveranno a rischio di chiusura a causa della difficoltà incontrate nel ricambio generazionale. Oltre alle immaginabili conseguenze economiche e occupazionali, il problema potrebbe avere conseguenze gravi anche sul piano dell’assetto idrogeologico e su quello della conservazione della biodiversità.

Uno degli aspetti più interessanti emersi dalla fase istruttoria appena conclusa è stato rilevare come sia ancora vivo nei giovani il desiderio di un ritorno alla ruralità e a stili di vita che parevano destinati ad estinguersi”, dichiarano Fabio Palladino, portavoce dei Contadini delle Langhe, e Anna Bracco, direttore di Cantina Clavesana, due dei principali sostenitori di Terre Originali. “La convergenza di queste aspirazioni con l’esistenza di progetti tecnicamente e imprenditorialmente fondati ci pare la migliore dimostrazione possibile dell’esistenza di una concreta speranza per il futuro delle comunità rurali”.

 

Per informazioni e dettagli:
daterramarginaleaterraoriginale.wordpress.com