Pallapugno: 37 Esordienti al Raduno del Centro Tecnico Federale

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37 ragazzi, nati negli anni 2001 e 2002, si sono ritrovati nello sferisterio “Mondino” di Mondovì per il raduno del Centro tecnico federale.

Lo staff diretto da Mario Sasso ha approfittato del primo giorno delle vacanze di Pasqua per sottoporre a test tecnico–attitudinali di monitoraggio: Mattia Sicco e Luca Calcagno (Pontinvrea), Filippo Bertolotto, Leonardo Icardo, Mattia Fortunato e Gabriele Rabellino (Spes), Daniele Vergani e Claudio Vio (Fortezza Savona), Gianluca Lamberti, Francesco Garro, Maurizio Pellegrino e Andrea Destefanis (Subalcuneo), Alessandro Grosso (Peveragno), Mattia Brignone e Andrea Gianti (Speb), Christian Perrone e Simone Gallareto (Monastero Bormida), Nicolò e Mattia Baracco (Merlese), Giovanni Matis e Matteo Molli (Valle Arroscia), Andrea Bertola e Lorenzo Stalla (Don Dagnino), Michele Turco e Luca Mellano (San Biagio), Luca Francone e Christian Fantuzzi (Cortemilia), Francesco Bellanti (Albese), Simone Vigna e Fabio Sandri (Neivese), Mirko Piccardo e Christian Manfredi (Gottasecca), Federico Gatto e Stefano Faccenda (Canalese), Eugenio Boffa, Davide e Simone Rolfo (Ricca).

 

Un po’ di storia del Centro tecnico federale.
Il Ctf è nato nel 2008, dando seguito al più ampio progetto Fipap di due anni prima, quando fu organizzato il primo corso per l’immissione in ruolo di nuovi tecnici e la riqualificazione di quelli esistenti (direttori tecnici) per un totale di 160 unità. Da quel momento è iniziata un’importante collaborazione con la Fondazione Cassa di risparmio di Cuneo, che ha sempre sostenuto le iniziative della Fipap.

 

Il Ctf viaggia su due binari: la formazione dei tecnici e, soprattutto, la valorizzazione dei giovani talenti della pallapugno. Con i propri raduni il Ctf ha agito in prima battuta sulla “quantità” numerica di atleti, attraverso test e monitoraggio complessivi, per arrivare fino alla “qualità” e riducendo a 15–20 elementi il “gruppo di eccellenza”. I tre ruoli della pallapugno sono molto specializzati, tanto che il Ctf è costretto a indirizzare maggiormente la propria attenzione sui battitori (fulcro del gioco e dello spettacolo), non dimenticando però centrali e terzini, per i quali sono dedicati raduni specifici. Il Ctf ha indetto incontri sperimentali nel 2014 per le ragazze e ora il progetto avrà un suo specifico spazio “al femminile”. Alle atlete saranno impartiti i principi fondamentali di tecnica dei diversi ruoli della pallapugno, così come le nozioni di base della tattica di gioco, avendo comunque riguardo alla preparazione fisica elementare.
Nei primi Ctf sono passati giocatori del calibro di Massimo Vacchetto (il più giovane campione d’Italia nella storia della pallapugno), Federico Raviola, Massimo Marcarino e Davide Arnaudo, tanto per citarne alcuni. Oggi, nel Ctf, sono presenti tre battitori e tre centrali di serie A, quattro battitori e tre centrali del campionato cadetto. Mediamente ogni anno sono convocati e testati circa cento atleti. Su richiesta viene fatta visita ai vivai societari, vengono monitorati gli atleti durante il campionato e al meeting giovanile nazionale.

 

Il Ctf è organizzato in quattro settori:
1) Organizzativo, gestito dal Segretario generale della Fipap, Romano Sirotto;
2) Tecnico: Mario Sasso (direttore del Ctf), Domenico Raimondo (laureato in Scienze motorie e massofisioterapista), Pierpaolo Voglino (diplomato Suism), Giulio Ghigliazza, Livio Tonello e Giorgio Vacchetto (ex giocatori e direttori tecnici di pallapugno);
3) Medico e psicologo: il medico federale è in attesa di nomina, mentre la psicologa è Francesca Vinai.
4) Consulenti utilizzati in occasione dei corsi di formazione.
Le sedi utilizzate sono due:
1) outdoor: sferisteri della provincia di Cuneo (Alba, Canale, Ceva, Dogliani, Mondovì, Monticello, Peveragno, San Pietro del Gallo, Ricca e Santo Stefano Belbo);
2) indoor: Centro sportivo di Vezza d’Alba e il “Beila” di Mondovì.