Atletica: Ferdinando Mulassano convince anche in Nazionale | L’atleta monregalese eguaglia il proprio personale sui 200 metri a Lione

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Sabato 28 febbraio i 54 azzurrini convocati dal DT delle Nazionali giovanili Stefano Baldini, sono scesi in pista a Lione nel prestigioso complesso sportivo “Halle Stephan Diagana” (dedicata al campione mondiale dei 400 ostacoli) per il tradizionale incontro indoor che chiude la stagione invernale.

Le selezioni nazionali avversarie erano oltre l’Italia, la padrona di casa Francia e la forte Germania entrambi con un movimento, anche giovanile, particolarmente competitivo nell’attività indoor. Si sono affrontate in un triangolare che conserva la forma ormai classica, ovvero la manifestazione al coperto under 20 abbinata al match outdoor junior e under23 di lanci lunghi. Questo test è stato programmato in vista degli importanti appuntamenti internazionali della stagione che a breve si aprirà: i Campionati Mondiali Allievi di Cali (Colombia, 15-19 luglio), gli Europei Junior di Eskiltuna (Svezia, 16-19 luglio) e la rassegna continentale under23 di Tallinn (Estonia, 9-12 luglio).

 

Tra i convocati figurava anche Ferdinando Mulassano, il vice campione italiano dei 200 metri, medaglia conquistata tre settimane fa ad Ancona. Ferdinando, quest’anno in prestito alla Novatletica Chieri, ma sempre allenato a Mondovì dal tecnico Milvio Fantoni, chiude la sua stagione invernale eguagliando il proprio record personale sul giro di pista. Questo tempo gli ha permesso di concludere al quinto posto finale con il tedesco Kai Koellman a far da padrone con 21.51 in prima batteria, imitato dal compagno di squadra Felix Straub che dalla seconda serie ha fatto segnare 21.65. Ferdinando, primo degli italiani, con 21.98, si deve accomodare ai piedi del podio dietro alla coppia francese (Barbier 21.80, Renard 21.82).

 

Ci sale sul podio, eccome, con la 4×200 azzurra autrice del secondo miglior crono di sempre in Italia: 1’27”33 (record italiano 1’26”85). Miglior prestazione che si sarebbe potuta abbattere, ma un comportamento al limite del regolamento, non sanzionato dai giudici prima e al rigettato nel ricorso per “danno procurato” poi, ha purtroppo limitato la prestazione cronometrica. Un atleta tedesco, infatti, dopo aver consegnato il testimone al compagno invece di liberare la pista, è rimesto in corsia “bloccando” di fatto l’avvio dell’atleta italiano Manfredi che aveva appena ricevuto il cambio dal Mulassano e che si è visto costretto a ripartire da fermo perdendo decimi preziosi. La classifica finale ha visto prevalere pertanto la Germania con 1’26”18, secondo la Francia 1’27”18 ad un soffio dall’Italia 1’27”33 (Tortu, Manfredi, Mulassano, Marchei).