Fossano: al debutto un Cantiere Fiducia da 50 milioni | Ghisolfi, vice nazionale Abi: “Vogliamo rilanciare la fiducia”

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Un Cantiere Fiducia per ricostruire la ripresa dalle fondamenta delle agevolazioni finanziarie e dei primi segnali di ripresa. Questo è l’intendimento del progetto messo a punto dalla Cassa di Risparmio di Fossano e presentato dai vertici della Banca.

Il presidente Ghisolfi vice nazionale Abi ha introdotto i lavori richiamando la necessità di mettere in campo tutti gli strumenti, operativi e finanziari, per irrobustire e rendere strutturali i primi positivi sintomi. “Vogliamo rilanciare la fiducia in termini di richiesta di affidamenti da parte delle famiglie che, in tal modo, possono attivare il lavoro degli artigiani. Ringrazio il Direttore generale Gianfranco Mondino, che ha sviluppato tecnicamente la proposta, e la nostra Consigliera esecutiva Graziella Bramardo, rappresentante degli artigiani, dalla quale è venuta l’idea di uno strumento utile a sostenere i progetti delle famiglie. Non abbiamo memoria, relativamente alla nostra provincia, di uno stanziamento unitario di tale misura ed entità da parte di una Banca“, ha dichiarato Ghisolfi, portando anche il saluto del Presidente della Fondazione Crf Antonio Miglio.

 

Alla conferenza sono intervenuti il sindaco Davide Sordella, il presidente di Confartigianato Fidi Giacomo Pirra, il leader provinciale di Confartigianato Domenico Massimino, la stessa Bramardo in rappresentanza del settore. La spiegazione nel merito tecnico è venuta dal Direttore generale Mondino: “Ricambiamo la fiducia che ci arriva dai risparmiatori e che ci ha portati a totalizzare un più 9 per cento di raccolta diretta, a fronte di una media generale nazionale purtroppo calante. La proposta del Cantiere Fiducia consolida e sviluppa le convenzioni già esistenti con le categorie produttive. Il progetto interviene anche a sostegno degli artigiani che siano incaricati di eseguire i lavori di ristrutturazione, al fine di mettere a loro disposizione la liquidità necessaria a fare fronte agli interventi, in termini di acquisizione di materie prime e di fattori produttivi. In teoria, prevedendo un affidamento unitario massimale di 100.000 euro ammortizzabile in dieci anni, potremmo smobilizzare da subito 500 progetti“.

 

È nostro interesse sostenere la ripartenza dei settori messi in difficoltà dalla congiuntura, in primis perché siamo una Banca di territorio non attenta all’utile come variabile contabile indipendente, in secondo luogo perché sostenere l’economia reale riduce ulteriormente le sofferenze“, ha dichiarato in conclusione Ghisolfi.