Atletica: la stella di Giulia Liboà continua a brillare, è vice-campionessa italiana indoor di Salto in Lungo! | Dopo il trionfo ai Campionati U23, l’atleta monregalese conquista l’argento a Padova

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Padova ha accolto l’edizione numero 46 dei Campionati Italiani Assoluti indoor, la prima nel suo nuovo Palaindoor. La Città del Santo torna così ad essere il teatro delle sfide per i Tricolore dopo aver accolto la massima rassegna su pista all’aperto nel 2007.

 

 

Sabato 21 e domenica 22 febbraio tra piste e pedane del palas padovano, un vero e proprio gioiello di impiantistica sportiva, si sono sfidati quasi 500 atleti (tra individuali e staffettisti) in rappresentanza di 109 società, per la conquista dei 26 titoli in palio (13 maschili e altrettanti femminili) e per il titolo italiano di società. Le due giornate di Padova sono state anche l’ultima occasione utile per puntare al traguardo azzurro degli Europei Indoor di Praga, in programma nella capitale della Repubblica Ceca dal 6 all’8 marzo.
Giulia Liboà si è presentata a questo importante appuntamento carica e motivata, fresca del titolo di campionessa italiana Under 23 vinto appena 15 giorni fa ad Ancona. La morozzese, rientrata quest’anno all’Atletica Mondovì dopo due anni di prestiti, ha saputo ripagare al meglio la fiducia riposta dalla società del presidente Roattino raccogliendo una preziosissima medaglia d’argento in una gara dall’alto contenuto tecnico: nella finale ben 6 atlete hanno saltato oltre i muro dei 6 metri e due si sono fermate a 5,99.

 

La cronaca della gara. Dopo aver superato con un unico balzo misurato a 6,03, la pratica qualificazione della mattina, Giulia è scesa in pedana terza in ordine di salto nella finale del pomeriggio. Al primo tentativo Laura Strati dell’Atletica Vicentina, nome relativamente nuovo della specialità, al primo colpo centra la misura da k.o.: 6,40 metri. La monregalese risponde subito con un 6,39 metri (a soli 4 centimetri del record italiano under 23) e alla fine del primo turno si capisce che la gara sarà un discorso limitato a loro due. La Strati nei salti successivi incrementa il vantaggio prima con un 6,43 metri, poi con il definitivo 6,53 metri, misura che le regalerà il titolo. Giulia a questo punto, nei cinque tentativi ancora a disposizione, prova a forzare la rincorsa per tentare il colpaccio. Purtroppo il tabellino segnerà solo più delle X, simbolo di salto nullo. Il podio viene completato da Laura Oberto della Bracco Atletica con 6,24 metri, mentre una delle favorite della vigilia, la italo ucraina Dariya Derkach termina al 4° posto con 6,20 metri.

 

Con questa medaglia, pesante come l’oro, Giulià Liboà può chiudere un immaginario cerchio, iniziato proprio due anni fa in occasione dei campionati indoor 2013 dove si laureò campionessa italiana e proseguito, purtroppo, con il terribile infortunio del 2 giugno sulla pedana amica di Mondovì, in cui oltre alla stagione, rischiò di chiudere anzitempo la carriera. Poi l’operazione con il lento e graduale recupero, accompagnato da qualche piccola ricaduta e dalla paura di non farcela: alla fine del 2014 dal ritorno alle competizioni e in questa prima parte del 2015 finalmente i meritati successi. Raggiunta telefonicamente subito dopo la premiazione, queste le parole della campionessa dell’Atletica Mondovì: “Sono felice ma un po’ amareggiata. Felice per il personale indoor migliorato di 13 cm, ma amareggiata perché sentivo di poter fare di più e perché sono arrivata a soli 3 cm dal record italiano Under 23! Sono tornata a saltare stabilmente su buoni livelli e di questo sono davvero soddisfatta! Ho azzeccato le due gare più importanti della stagione portando a casa un oro nella categoria Promesse e un argento a livello assoluto. Ho ritrovato la fiducia in me stessa! Grazie mille a tutti coloro che mi sono stati vicini ma soprattutto al mio allenatore e al mio compagno di allenamento Kevin che purtroppo si è infortunato durante la finale del salto in lungo maschile. Ora una settimana di stop e poi si riparte con la preparazione più carica che mai!!! Alla prossima!”.

 

Giulia nel segno della tradizione, porta a Mondovì una nuova medaglia in questa specialità. Una tradizione longeva che parte dal 1995 con Elisa Perano 2ª ai Campionati Italiani allieve, 3ª alle indoor e 2ª all’aperto tra le junior l’anno successivo, due volte argento nel 1997 e 5ª agli assoluti con il personale a 6,11 metri. Roberto Gaia fu 1° ai giochi della Gioventù nel 1997 e 3° classificato al criterium Nazionale, e nel 1998 2° con la misura di. 6,72 metri. Poi venne Stefano Dacastello: nel 2001 primo classificato alle indoor proprio ad Ancona tra gli under 23; nel 2004 3° alle indoor e campione italiano assoluto con la misura di 8,17 metri e nel 2005 si conferma campione italiano e terzo alle Universiadi; nel 2009 secondo e nel 2011 nuovamente primo. Poi nel 2013 il titolo assoluto della Liboà e nel 2015 anche quello Promesse.
Giulia Liboà si è messa in luce  nel 2008 con la vittoria del titolo Italiano Cadette allo stadio Olimpico di Roma: vinse la gara con la misura di 5,57 con un progresso eccezionale dal 4,67 metri di inizio stagione. Nel 2009 si classifica 2ª ai campionati all’aperto e 3ª a quelli indoor, mentre nel 2010  vince il titolo Italiano allieve; nel 2011 si classifica 2ª ai Campionati Italiani Juniores (ma prima delle Italiane) e terza alle indoor. Nel 2012 giunge 4ª agli assoluti indoor e terza ai campionati juniores, porta il proprio personale a mt. 6,19 e con questa misura prende parte ai Mondiali Juniores di Barcellona. Nel 2013 a Mondovì il 2 giugno in occasione del Meeting di Primavera dopo aver saltato 6,40 metri si rompe il perone e i tendini della caviglia mettendo a rischio la carriera: operazione e 18 mesi di stop.