In Granda un tesoro longobardo | A Cuneo l’incontro “Barbarissimi tra i barbari: longobardi lungo la Stura di Demonte”

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Sei anni fa, nella primavera del 2009, durante i lavori di scavo per la realizzazione di un tunnel dell’Autostrada “A33 Cuneo-Asti”, emersero dal terreno della frazione Ceriolo nel comune di Sant’Albano Stura, del tutto inaspettati, alcuni reperti databili al periodo dell’alto medioevo.

Un’indagine più approfondita permise allora di individuare un’intera necropoli longobarda, un ritrovamento del tutto casuale ma allo stesso tempo straordinario per la vastità dell’area interessata comprendente 776 tombe e per il materiale conservato. In molte di esse si sono infatti rinvenuti corredi funebri che hanno consentito, pur in assenza di resti ossei, di definire il sesso degli inumati e la loro “posizione” sociale.

 

Per presentare al pubblico questo importante “tesoro” storico e artistico la delegazione FAI (Fondo Ambiente Italiano) di Cuneo ha organizzato un incontro di studio in collaborazione con la Soprintendenza ai Beni Archeologici del Piemonte, sabato 21 febbraio, a partire dalle ore 9,30, presso lo “Spazio Incontri Cassa di Risparmio” di Via Roma, 15 a Cuneo. Il titolo del convegno, “Barbarissimi tra i barbari“, è stato preso a prestito da una celebre opera letteraria di Cesare Balbo (Storia d’Italia sotto i Barbari, I, IV, 14) e anticipa ciò che sarà illustrato dai prestigiosi relatori che, con uno stile divulgativo, illustreranno questo ritrovamento, inquadrandolo in un contesto più ampio, sia territoriale che temporale, dimostrando come la basse valle dello Stura sia stata, dalla preistoria all’altomedioevo, uno snodo cruciale tra i territori di Pollenzo (la romana Pollentia) e di Bene Vagienna (la romana Augusta Bagennorum).

Ingresso al Convegno: libero con raccolta di offerte per le iniziative FAI