Ospedale di Verduno, M5S: “Come al solito i conti non tornano” | Ancora tante le incognite, a partire dalla viabilità

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Apprendiamo come siano in arrivo 11 milioni di euro dalla Regione per la prosecuzione dei lavori all’Ospedale di Verduno. Che sia la volta buona che i lavori saranno finalmente completati come dichiarato e con i costi previsti?“, lo scrive in un comunicato il MoVimento 5 Stelle di Cuneo

Mauro Campo, Consigliere regionale, Davide Bono, Consigliere regionale e Vice presidente Commissione sanità, Fabiana Dadone, deputato, Claudio Allasia, Consigliere comunale di Bra e Ivano Martinetti, Consigliere comunale di Alba, lamentano “il solito balletto delle cifre e dei tempi”: “Purtroppo scopriamo che solo alcuni interventi saranno ultimati entro fine anno. Nel 2016 ci sarà ancora da lavorare anche per “apparecchiature fisse da trasferire o acquistare”. Dovranno ancora arrivare 25 milioni dalle alienazioni degli ospedali di Alba e Bra, anticipati ovviamente dalla Regione. Inoltre “occorrerà reperire gli ultimi 20-25 milioni di euro”.

 

Conti alla mano – prosegue il M5S –  dei 142 milioni ne dovevano quindi essere trovati ancora circa 50. Dalle comunicazioni della Regione viene invece fuori 11 (appena stanziati) più 25 (alienazioni, in realtà anticipati dalla Regione che chissà se li rivedrà) più 20-25 da trovare (in Regione, ovviamente…). Per un totale di 56-61. Et voilà i costi son cresciuti ancora una volta di altri 6-11 milioni!“. Senza dimenticare uno dei principali nodi: “Non si fa inoltre menzione di quell’altra grande incognita che è la realizzazione della viabilità di accesso, strettamente dipendente dall’avvio e realizzazione dell’autostrada”.

 

Un vasto bacino di utenza – conclude – convergerà quindi su una struttura di dimensioni significative con rilevanti problematiche di accessibilità viaria e da tenere costantemente sotto controllo per la stabilità strutturale. Un monumento allo spreco di denaro pubblico e privato il cui auspicabile completamento invece di essere salutato con un sospiro di sollievo dovrebbe suscitare un moto di indignazione e la chiara identificazione delle responsabilità politiche passate e presenti per una scelta importante effettuata e condotta in maniera scellerata”.