Controlli nel cuneese e fossanese, scoperti 6 lavoratori in nero | Positivo il bilancio 2014 del Nucleo Ispettorato del Lavoro

0
412

Nei giorni scorsi i Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Cuneo, coordinati dal Direttore Territoriale del Lavoro dott. Mottolese ed al comando del Maresciallo Scarcia, hanno eseguito una serie di controlli serali in circoli ricreativi e locali pubblici di Cuneo e fossanese.

In particolare l’attenzione dei militari si è concentrata su due attività dove sono emerse numerose violazioni. Nel fossanese i militari del N.I.L., che hanno operato congiuntamente ai Carabinieri della Stazione di Centallo, nel corso di controlli presso un circolo ricreativo hanno identificato 5 lavoratori, su un totale di 5 dipendenti (100%), che lavoravano senza alcun contratto. Per questa ragione al titolare del circolo che, in realtà, come è poi emerso dalle verifiche, era un vero e proprio locale pubblico dotato al suo interno di bar e sala da ballo aperta indistintamente a tutti, anche a clienti occasionali e non come prevede la norma ai soli soci, è stata comminata una maxi-sanzione da 29mila euro. I Carabinieri del N.I.L. inoltre hanno calcolato un’evasione contributiva a carico del titolare per euro 4mila, somma corrispondente ai contributi non versati per i propri dipendenti. Una effetto positivo i controlli lo hanno sortito per i lavorati ai quali, a conclusione degli accertamenti, ora è stato riconosciuto un regolare contratto di lavoro subordinato previsto dai contratti nazionali di categoria.

 

A Cuneo invece, presso un bar-ristorante, i Carabinieri del N.I.L. hanno accertato che su 6 dipendenti vi era un lavoratore in “nero”. Anche in questo caso per il titolare dell’esercizio è scattata una sanzione ed il lavoratore, proprio grazie al controllo eseguito, è stato poi regolarmente assunto dal suo datore di lavoro.

 

Significativi, nel corso dell’anno 2014, i risultati conseguiti dai Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Cuneo:
–    160 le aziende controllate in svariati settori produttivi;
–    87 quelle risultate non in regola;
–    663 i lavoratori controllati;
–    131 i lavoratori in “nero” identificati;
–    255 invece i lavoratori irregolari;
–    18 le riqualificazioni dei rapporti di lavorato avviati;
–    23 le attività imprenditoriali sospese perché impiegavano oltre il 20% dei lavoratori in “nero”;
–    227mila euro l’importo contributivo non pagato dai datori di lavoro che è stato accertato;
–    68mila le sanzioni già pagate dai contravventori.