Operazione “Vita Spericolata” in manette due rapinatori che hanno terrorizzato la Granda per mesi

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Episodi delittuosi allarmanti ed inusuali per la provincia Granda perché condotti con particolare efferatezza

Mercoledì 21 gennaio 2015 – 12.15

Avevano generato forte preoccupazione tra imprenditori e commercianti cuneesi le rapine perpetrate, prevalentemente a notte fonda, in ville o direttamente presso le attività produttive dei titolari. Episodi delittuosi allarmanti ed inusuali per la provincia Granda perché condotti con particolare efferatezza e violenza sulle vittime che, oltre ad essere minacciate con armi, venivano picchiate e legate, per poi essere depredate di tutto.

 

Si è trattato infatti di veri e propri atti di violenza gratuita quanto inutile dal momento che le vittime hanno sempre soggiaciuto alle richieste dei malviventi di consegnargli soldi e preziosi.

 

Le indagini, condotte congiuntamente dai Carabinieri del Reparto Operativo e della Compagnia di CUNEO e coordinate dalla Procura della Repubblica di Cuneo, erano partite la notte 2 luglio del 2013. Alle quattro di quella notte due uomini, armati di pistola ed incappucciati, dopo aver sfondato una porta-finestra con una mazza in legno, fecero irruzione all’interno della villetta di proprietà un libero professionista a VIGNOLO (CN). Lo minacciarono con le armi malmenandolo con un bastone sia lui che la moglie, legandoli poi ad un letto con una corda, portando via alcuni monili in oro e danaro contante. L’allarme ai Carabinieri fu dato solo dopo che i due riuscirono a liberarsi e dovettero ricorrere alle cure mediche per le lesioni riportate, con prognosi di 40 giorni il marito e di 10 la moglie.

 

Da allora, con lo stesso modus operandi ed allarmante infittirsi degli episodi criminosi con un crescendo verso la fine del 2014, altre 6 rapine particolarmente violente sono state perpetrate in provincia di Cuneo sempre dalla stessa coppia di malfattori. Attività criminale poi conclusasi con l’arresto, la notte del 18 dicembre 2014, quando, secondo la tesi accusatoria, stavano per mettere a segno l’ennesima rapina di notte in un comprensorio di villette a CARAGLIO (CN), sventata però grazie al tempestivo intervento dei Carabinieri della Stazione di DRONERO (CN).

 

Gli arrestati, stando alle contestazioni avanzate dal Pubblico Ministero, risponderanno dei reati di rapina aggravata, sequestro di persona, lesioni personali, detenzione e porto abusivo di armi, sono:
GIRAUDO Bruno, cl. 1958 noto col nomignolo di Brunetto, pluripregiudicato residente a BORGO SAN DALMAZZO (CN), con significativi trascorsi giudiziari. Già nell’estate del 1978, a soli vent’anni, venne arrestato dopo un tentativo di furto finito male in un’armeria a SANREMO (IM) da cui ebbe origine un conflitto a fuoco con la polizia in cui rimase ucciso il suo complice e venne ferito un agente. Negli anni successivi fu più volte arrestato da Carabinieri e Gendarmeria francese per varie rapine in banche e furti commessi nel cuneese, ma anche in Liguria e Francia. E’ poi finito in manette, in esecuzione ad provvedimento di Fermo di indiziato di delitto emesso dal P.M. Dottor Alberto BRAGHIN, nel pomeriggio del 19 dicembre 2014;

 

BRINO Roberto, cl. 1969 originario di CONEGLIANO VENETO (TV), da diversi anni abitante a BOVES (CN), attualmente disoccupato e con qualche precedente penale di poco conto, a differenza del primo soggetto di basso profilo e poco noto negli ambienti criminali. Finito in manette la notte del 18 dicembre 2014 ad opera dei Carabinieri della Stazione di DRONERO.

 

Le rapine, commesse in provincia di CUNEO, secondo la tesi accusatoria da ricondursi all’attività delittuosa dei due malviventi sono le seguenti:
2 luglio 2013 ai danni del professionista e sua moglie a VIGNOLO di cui si è parlato prima;
tarda serata del 26 novembre 2013 fecero irruzione nella villa di un noto imprenditore a BORGO SAN DALMAZZO, picchiandolo, legando moglie e figli minori di 10 e 7 anni, portando via contanti, oro e vari orologi di pregio. L’imprenditore fu poi accompagnato in ospedale e medicato con prognosi di 40 giorni;
alle cinque del mattino del 10 aprile 2014 a DRONERO irruppero nell’abitazione di un commerciante del luogo a cui, dopo averlo malmenato, tanto che la vittima finì in ospedale con prognosi di 20 giorni, gli portarono via contanti, orologi di elevato valore da collezione e la sua Mercedes che poi abbandonarono dopo alcuni chilometri;
la notte del 10 novembre 2014 venne rapinato il titolare di un panificio a VENASCA, mentre era nel proprio laboratorio. Dopo essere minacciato con una pistola, alla vittima venne avvolto intorno al capo uno straccio e, a bordo del suo furgone, fu condotto a casa dove i rapinatori si impossessarono di contanti e preziosi. Poi condussero di nuovo la vittima in panetteria e lo legarono ad un banco di lavoro con una corda per impedirgli di dare l’allarme alle forze dell’ordine;
alle 20.00 della sera del 4 dicembre 2014 rapina ai danni dei titolari di un noto caseificio a VILLAR SAN COSTANZO. I due rapinatori arrivarono in moto, aggredirono il proprietario e sua moglie con una spranga in ferro procurando loro lesioni giudicate guaribili rispettivamente in 20 e 7 giorni, poi fuggirono con l’incasso e formaggi a bordo del SUV delle vittime minacciandole che si sarebbero recati anche nella loro villa per portare a termine il “colpo”. Intervennero però tempestivamente i Carabinieri della Compagnia di CUNEO ed i due, vistisi tallonati, abbandonarono il SUV non lontano dall’abitazione delle vittime, dove in quel momento vi era peraltro l’anziana madre e la badante straniera, dileguandosi a piedi per le campagne circostanti e facendo perdere le loro tracce;   
alle quattro della notte del 13 dicembre 2014 nuova rapina ai danni del panettiere di VENASCA, a distanza di poco più di un mese. Sta volta però lo aspettarono sotto casa. Lo costrinsero, sotto la minaccia delle armi, ad aprire il panificio per portare via contanti e quindi lo legarono ad un bancone per impedire che potesse dare l’allarme.
Ai due arrestati i Carabinieri hanno sequestrato: una pistola semiautomatica BERETTA calibro 7,65, completa di otto colpi perfettamente funzionante su cui sono in corso ulteriori accertamenti balistici, caschi da motociclista, passamontagna, torce a led, coltelli, altro materiale e vestiti molto probabilmente usati durante le rapine da loro messe a segno. Sequestrata anche una moto da enduro Honda Dominator 650, rubata nel 2003 ad ALBA e con una targa sovrapposta risultata falsa.
Complessivamente, nel corso delle rapine, gli arrestati è stato quantificato che sono riusciti a sottrarre alle vittime oltre 60mila euro tra contanti e preziosi.

 

Le indagini dei Carabinieri del Reparto Operativo sul loro conto, coordinati dal Procuratore Capo Dr.ssa Francesca NANNI e dal Sost. Proc. Dr. Alberto BRAGHIN, sono tuttora in corso e non si esclude che i due arrestati possano essersi resi protagonisti di altri episodi delittuosi simili verificatisi negli anni scorsi in provincia di CUNEO.