Serie D: derby e primato al Cuneo di França e Cammarota; Bra bello e sprecone

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Domenica 18 gennaio 2015 – Ore 20.02 – Ha perso il più bello, ha vinto il più forte. I cugini diversi Cuneo e Bra regalano grande spettacolo ai circa 1400 tifosi accorsi al “Fratelli Paschiero” ad assistere al derby della Granda, valido come seconda giornata di ritorno di D, per un 2-1 finale che premia la tenacia biancorossa, ma che non ridimensiona i giallorossi, capaci di controllare per lunghi tratti le redini del gioco.

 

Prima di ogni considerazione di carattere sportivo, mi si permetta un plauso all’evento in sé: più di un migliaio di appassionati sugli spalti e due squadre che si sono date battaglia con grande agonismo ed esprimendo bel gioco, dal primo al 94’. Un bello spot per il calcio dilettantistico. Un grande spot per lo sport cuneese.

 

Messe da parte le osservazioni generali, passiamo al campo. Giusto fare i complimenti ad entrambe le compagini, esaltando la coralità braidese, ma altrettanto corretto è l’elogio per la neocapolista Cuneo, che ringrazia il solito “mago” França ma che, per una volta, pende soprattutto dalle mani d’oro di baby Cammarota.

 

I biancorossi, forti di uno stato di forma impressionante, hanno preparato la gara con gli stessi uomini di sette giorni fa, i più affidabili in questo momento: Cammarota tra i pali; Barale, Alasia, Conrotto e Corteggiano in difesa; Cecchi in mediana con Lodi mezzala destra e Montante, di fatto, tornante a sinistra; Romano rifinitore alle spalle di Soragna e França.

 

Come sempre, a sorprendere è l’undici braidese, una sorta di 4-1-3-2 nel quale mancano l’esperto Chiazzolino e il roccioso Varvelli: linea difensiva con i soliti Mazza, Benci, Strumbo e Affinito, a protezione di Carli; Silva Perdomo confermato in mediana con Provenzano, Mazzafera e Pirrotta a “ronzare” tra centrocampo e trequarti; De Peralta e, a sorpresa, Pinelli in attacco.

 

I primi 20’ regalano poche emozioni: l’ampio terreno di gioco favorisce il gioco sulle fasce e, in particolare, gli spunti sulla corsia mancina di Montante, i cui cross però non sortiscono occasioni pericolose per il Cuneo. Il Bra attende e cresce proprio al 20’: Provenzano recupera sulla trequarti dopo un passaggio avventato di França e lancia De Peralta. Il “gaucho” è bravo a controllare, saltando in corsa due uomini, ma a tu per tu con Cammarota, trova il primo strepitoso intervento di giornata dell’estremo difensore di casa, abile a mettere in angolo di piede. È il preludio al vantaggio, che arriva 5’ dopo. Cecchi sbaglia un retropassaggio, costringendo Cammarota ad una rischiosa uscita di piede: il rinvio del portierino è impreciso e termina sui piedi di Provenzano, che addomestica palla e dai trenta metri inquadra l’incrocio destro dei pali della porta sguarnita. Un gol pazzesco, il quinto in sei partite (di cui una giocata da difensore) per l’ex Vallée d’Aoste.
Il gol del centrocampista ha il merito di portare in vantaggio i suoi, ma anche l’involontario demerito di provocare il ruggito del leone biancorosso. Appena 4’ dopo, infatti, ecco il pari, nato da una clamorosa ingenuità della premiata ditta Affinito-Strumbo, che non spazza un pallone proveniente dalle retrovie cuneesi. I due non si capiscono, la sfera li oltrepassa e trova appostato sul filo del fuorigioco Soragna: l’attaccante con un tocco si allarga leggermente sulla destra, saltando Carli in uscita, e con il secondo deposita in rete a porta sguarnita. 1-1 e settimo sigillo per l’attaccante.

 

Bastano altri 5’ al Cuneo o, meglio, a França, per capovolgere il risultato. Il brasiliano riceve sulla trequarti spalle alla porta, si gira, salta due uomini con una finta di corpo, raggiunge il limite dell’area e con il piatto sinistro infila il pallone sotto la traversa alla destra di un incolpevole Carli. Diciannovesimo centro in ventuno gare per il bomber, premiato proprio a inizio gara come miglior giocatore del girone d’andata alla pari con il compagno di reparto Soragna.
Il primo tempo si chiude così: il Bra non ci sta, ma fatica a tenere i nervi saldi e termina i 45’ con quattro ammoniti.

 

Come la prima, anche la seconda frazione decolla solo nella sua seconda parte, complici anche i cambi operati dai due tecnici. La sterzata è data, soprattutto, dagli inserimenti in casa Bra di Chiazzolino al posto di Silva Perdomo (utili le sue falcate sulla destra) e di Varvelli per uno spento De Peralta, che consente di aumentare il peso offensivo del club giallorosso. I braidesi, complice anche una maggiore ispirazione di Pirrotta a centrocampo, iniziano a produrre gioco e sfruttano la fisicità della coppia Varvelli-Pinelli, che inaugura la sua personalissima sfida con Cammarota al 71’, quando l’estremo difensore risponde alla grande ad un destro da fuori dell’ex Gozzano. Dopo la parentesi di un sinistro di França che colpisce il legno alla destra di Carli, infatti, è solo più Bra: al 75’ Provenzano ci prova debolmente di testa; 5’ dopo Cammarota mette in angolo di piede una grande girata mancina di Varvelli; poi è Pinelli a mettere clamorosamente fuori a due passi dalla porta cuneese; ma il meglio arriva all’84’, quando Cammarota strozza in gola l’urlo di gioia di Varvelli, smanacciando con un grande colpo di reni un colpo di testa dell’attaccante classe 1992.

 

Sull’intervento da urlo del giovane portiere cuneese si riducono anche le speranze del Bra, che nel finale, anzi, rischia di subire la terza rete su alcuni spunti di França: nelle prime due occasioni è Carli a salvare alla grande, dimostrando di non essere inferiore all’estremo di casa, mentre nella terza fuga verso il gol dell’attaccante, Benci è costretto al fallo da ultimo uomo per fermarlo. Rosso per il difensore, che rientrava dalla squalifica, e gara chiusa.

 

Vince il Cuneo, il più forte, che ringrazia Cammarota, migliore in campo, e la coppia da 26 reti Soragna-França: se ai singoli Iacolino (a cui va il merito di aver creduto in Cammarota, simbolo del suo miracolo sportivo) riuscirà nelle prossime gare ad aggiungere anche il bel gioco, non ce ne sarà per nessuno.
Bel gioco che non manca in casa Bra, più bello ma anche più sprecone con i suoi attaccanti: giusto ripartire dalla grande prova, sperando di ritrovare sin dall’infrasettimanale di mercoledì il giusto smalto di alcuni, come De Peralta o Affinito, che non hanno reso come il solito.

 

Cuneo-Bra 2-1
Reti: 25’ Provenzano (B), 29’ Soragna (C), 33’ França (C)

 

Cuneo (4-3-1-2): Cammarota 8; Barale 6, Alasia 5.5, Conrotto 6, Corteggiano 6.5; Cecchi 6, Lodi 5.5, Montante 6 (47’st Quitadamo s.v.); Romano 5 (9’st Cerutti 6); Soragna 6.5 (27’st Garin s.v.), França 7. Allenatore: Salvatore Iacolino 6.5.

 

Bra (4-3-1-2): Carli 6.5; Mazza 7, Benci 5, Strumbo 5.5, Affinito 5.5; Silva Perdomo 6 (19’st Chiazzolino 6), Mazzafera 6, Provenzano 6.5; Pirrotta 5.5; Pinelli 5.5, De Peralta 5 (11’st Varvelli 6).

 

Arbitro: Matteo Mercenaro di Genova
Assistenti: Giacomo di Gangi di Albenga e Maurizio Ferrari di Imperia
Ammoniti: Conrotto (C), Silva Perdomo (B), Pirrotta (B), Pinelli (B), Mazzafera (B), Varvelli (B).
Espulso: al 46’st Benci (B) per fallo da ultimo uomo

 

Carlo Cerutti

 

In foto l’esultanza di Soragna e França dopo l’1-1 (Foto © Edward Pellegrino)