Operazione “Bisanzio”: dopo gli arresti di giugno, scoperti altri 73 furti

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Chiesto per tutti il giudizio immediato

Lunedì 1 dicembre 2014 – 12.00

Nello scorso giugno i Carabinieri del Reparto Operativo di Cuneo, a parziale conclusione dell’operazione “Bisanzio”, avevano eseguito ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 11 persone (10 cittadini albanesi ed una cittadina rumena) responsabili di associazione per delinquere finalizzata a rapine e furti pluriaggravati in abitazione, riciclaggio, furti/ricettazioni di autovetture, oggetti e preziosi.

 

Le indagini avevano dimostrato che i malviventi, in orario serale e notturno, si introducevano nelle case anche in presenza dei proprietari, scavalcando recinzioni, arrampicandosi sulle grondaie, forzando gli infissi o praticandovi fori nelle intelaiature per introdurvi ferri sagomati per azionare le maniglie interne, battendo a tappeto l’intera provincia di Cuneo e quelle limitrofe perpetrando un’impressionante serie di furti (110 gli episodi delittuosi a loro contestati nel provvedimento restrittivo).

 

Addirittura, il 20 aprile 2014 (giorno di Pasqua) si resero protagonisti di una violenta rapina e sequestro di persona: alle ore 04 circa della notte, cinque uomini travisati con passamontagna calati sui volti, si introducevano nell’abitazione di una famiglia in Monasterolo di Savigliano, percuotevano con pugni e calci il capo famiglia, lo immobilizzavano minacciandolo di morte puntandogli al corpo un grosso coltello da cucina e con la stessa ferocia si rivolgevano nei confronti della moglie e della figlia dodicenne per appropriarsi di monili in oro e denaro contante, allontanandosi dopo aver legato le vittime con cavi elettrici.

 

L’indagine è nel frattempo proseguita: i Carabinieri hanno raccoltoa carico degli indagati rilevanti prove circa la loro partecipazione ad ulteriori 73 delitti (furti aggravati in abitazione, in esercizi commerciali e furti di e su autovetture) commessi in provincia di Cuneo (saviglianese soprattutto), Torino, Alessandria e Savona, tra gennaio e maggio 2014.

 

Nei giorni scorsi l’ ufficio G.I.P. del Tribunale di Cuneo ha accolto la richiesta del Pubblico Ministero dr. Attilio Offman, titolare delle indagini, emettendo a carico degli indagati un decreto che dispone il giudizio immediato contestando loro tutti i reati accertati dagli investigatori commessi nei confronti di complessive 160 persone offese.