Una giovane pastora maasai e una bergera monregalese unite dai pascoli

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Un esperimento riuscito che ora ha un secondo obiettivo: trasformare l’esperienza in un film e in un libro

Sabato 11 ottobre 2014 – 17.00

Una giovane pastora maasai e una bergera monregalese hanno vissuto insieme una stagione d’alpeggio nei pascoli della valle Gesso. Il loro incontro, tra mondi lontani e diversi, ma simili nei valori e nei gesti semplici, è stato organizzato da Sandro Bozzolo per l’associazione culturale “Geronimo Carbonò” di Ceva.

 

Un esperimento riuscito che ora ha un secondo obiettivo: trasformare l’esperienza in un film e in un libro. Il progetto sarà presentato mercoledì 22 ottobre alle 18 nella sala conferenze del Banco Azzoaglio di Ceva.

 “Un nuovo incontro tra culture diverse che si arricchiscono a vicenda– sottolinea Erica Azzoaglioe che esprime l’essenza più profonda degli “Appuntamenti Azzoaglio”, nati per valorizzare il patrimonio culturale dei territori in cui lavora la nostra Banca e per portare qui cultura da tutto il mondo”.

 

Quest’estate Lekanayia Leah, maasai kenyana, ha raggiunto Silvia Somà, bergera monregalese, sui pascoli della valle Gesso, dove, con il figlio Simone, porta avanti le tradizioni più antiche. Due donne diverse per il colore della loro pelle, per lingua e per età, ma che hanno saputo condividere il lavoro duro e le loro storie. Il tutto in un contesto d’eccezione: il Parco naturale delle Alpi Marittime, zona incontaminata di rara bellezza e ricchezza naturale.

 

Lekanayia è stata una delle prime donne della sua comunità a trasferirsi a Nairobi per frequentare l’università, ma, tra un esame e l’altro, torna dalla sua famiglia nomade per accudire il gregge.

 

Silvia non fa la pastora, Silvia è una pastora. E’ una donna saggia per esperienza, con modi semplici e un rapporto con la vita a tratti brutale. Vive con il figlio in casette alpine. Loro due sono rimasti tra gli ultimi a produrre formaggio in alpeggio con calderoni di rame e fuoco a legna. Parlano il kjé, dialetto di matrice occitana di Prea.

 

I due popoli pastori, quello maasai che, sugli altipiani del Kenya, sta affrontando scelte decisive per la propria sopravvivenza, e quello piemontese, che lotta per mantenere in vita le tradizioni dei padri, hanno saputo conoscersi e capirsi come racconteranno mercoledì alle 18 nella sala conferenze del Banco Azzoaglio in via Andrea Doria a Ceva.  

 

Parteciperanno le due coprotagoniste del film, che racconteranno, per la prima volta, al pubblico la loro esperienza. Sollecitati da Nicola Duberti, poeta, linguista e studioso della lingua kjé, interverranno: Sandro Bozzolo, autore del film e coordinatore del progetto, Nanni Villani, direttore della comunicazione del Parco delle Alpi Marittime, Camilla Spadavecchia, ricercatrice dell’Università di Genova e Andrea Blangetti, fiduciario Slow Food di Mondovì e Ceva.

 

L’obiettivo, al quale sta lavorando l’associazione “Geronimo Carbonò”, è quello di raccontare “Il Murrán, maasai in the alps” in un film, autoprodotto e realizzato con il contributo del Banco Azzoaglio e la collaborazione di Slow Food, e in un libro, “fatti in casa”, come il miglior formaggio. Durante la serata, Ada Prucca leggerà in anteprima alcuni testi del libro. L’incontro è a ingresso libero, seguirà un aperitivo.

 

Redazione