Interventi di bonifica in Valle Stura: “Fondi fuori dal patto di stabilità”

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La proposta dell’assessore all’Ambiente al termine della seduta congiunta delle Commissioni consiliari

Venerdì 10 ottobre 2014 – 8.30

Tutti gli interventi di bonifica dei siti contaminati e dei siti con amianto in Piemonte devono essere posti al di fuori del patto di stabilità. È quanto ha chiesto l’assessore regionale all’Ambiente, Alberto Valmaggia, al termine della seduta congiunta delle Commissioni consiliari II e V, oggi a Palazzo Lascaris.

 

Sono 1476 i siti contaminati inseriti nell’anagrafe regionale, 770 dei quali con interventi di bonifica in corso.  Cinque i siti di interesse nazionale: l’ex stabilimento Enichem di Pieve Vergonte, l’area di Casale Monferrato per la diffusa presenza di amianto, l’ex miniera di amianto di Balangero e Corio, il sito “ex Ecolibarna” di Serravalle Scrivia, la valle Bormida a causa dell’inquinamento generato dall’Acna di Cengio. Il sito di Basse Stura, un tempo di rilevanza nazionale, è in capo al Comune di Torino dal 2013.

 

La relazione predisposta dai tecnici dell’Assessorato ha offerto una fotografia delle aree con le maggiori criticità.

Le risorse del Comune devono poter essere utilizzate, in questo come in altri casi. Tutte le bonifiche devono essere poste al di fuori del patto di stabilità”, ha dichiarato Valmaggia, chiedendo anche un passaggio in Consiglio regionale per sollevare la questione.

 

Redazione