Fotovoltaico: Confagricoltura promuove un’azione legale a tutela delle aziende

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Enrico Allasia: “L’agricoltura non può pagare gli errori della errata programmazione altrui”

Venerdì 26 settembre 2014 – 16.30

La Confagricoltura ha promosso presso le proprie aziende un’azione legale volta ad impugnare le disposizioni introdotte dall’art. 26 del D.L. 91/14 (cosiddetto ‘Spalma incentivi’) “relative alla riduzione delle tariffe incentivanti degli impianti fotovoltaici di potenza superiore a 200 kW contestando il profilo di costituzionalità della norma, al fine del suo successivo annullamento”.

Questa azione si è resa necessaria per tutelare i produttori di energia fotovoltaica in ambito agricolo, ingiustamente penalizzati da un provvedimento che modifica unilateralmente e retroattivamente i contratti sottoscritti con il GSE (Gestore Servizi Energetici).

 

Le rinnovabili rappresentano per il mondo agricolo un’opportunità per la diversificazione del reddito – spiega Enrico Allasia, vice presidente di Confagricoltura Cuneo – Per portare avanti questa opportunità le aziende agricole hanno lottato contro l’opinione pubblica che le voleva legate al concetto tradizionale di agricoltura, alla burocrazia e al sistema creditizio. Tutti questi sforzi sono ora vanificati da un Governo che sta cercando di monetizzare il più possibile, cambiando le regole del gioco a partita in corso, addirittura con effetto retroattivo. Tutte le aziende, anche quelle agricole, si basano su pianificazione e programmazione. Con quale spirito verranno accolte nuove proposte al mondo agricolo in futuro?”.

 

La norma in questione stabilisce che a decorrere dal 1° gennaio 2015, sugli impianti fotovoltaici di potenza superiore a 200 kW, venga operata dal GSE la riduzione delle tariffe incentivanti precedentemente riconosciute, nella misura e secondo le tre opzioni di rimodulazione previste al comma 3, lett. a), b) e c) dell’articolo 26. Inoltre, a partire dal secondo semestre del 2014, le tariffe incentivanti relative a tutti gli impianti fotovoltaici, siano erogate dal GSE con rate mensili costanti, in misura pari al 90 per cento della producibilità media annua stimata di ciascun impianto, nell’anno solare di produzione. Entro il 30 giugno dell’anno successivo, il GSE è poi tenuto ad effettuare il conguaglio in relazione alla produzione effettiva. L’azione legale, portata avanti congiuntamente ad Assorinnovabili, è stata diretta sia all’Autorità giudiziaria ordinaria (Tribunale civile) che amministrativa (TAR).

 

L’iniziativa di Confagricoltura – conclude Allasia – è volta a tutelare l’interesse di un comparto agricolo che ha raccolto una sfida importante per il proprio futuro e ora paga gli errori di una programmazione sbagliata da parte di altri. La situazione è gravissima perché a venire compromesse non sono solo le attività di produzione energetica, viene messa a rischio anche l’impresa agricola o zootecnica da cui sono originate”.

 

cs