Al Monviso il Carroccio scrive il manifesto della montagna

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La prima volta del segretario federale Salvini alle sorgenti del Po, con Bossi, Calderoli, Cota e Gancia

Luned’ 15 settembre 2014 – 17.30

La difesa dell’identità, come elemento cruciale per il futuro del popolo. L’importanza della lingua, della scuola, dell’educazione. Le difficoltà e i costi della vita in montagna. L’economia negata delle risorse idroelettriche, della filiera del legno e del turismo. L’agricoltura da salvare, presidio e sviluppo del territorio.

Le speculazioni dei titoli Pac sugli alpeggi, l’esasperazione dei controlli sulle piccole imprese che lavorano in montagna.

 

LABORATORIO DI IDEE
Grande politica, ma anche laboratorio di idee, testimonianze e proposte dal territorio, sabato scorso, al tradizionale raduno della Lega Nord alle sorgenti del Po. Per Matteo Salvini, segretario federale del Carroccio, era la prima volta. Con lui, lo Stato maggiore del partito, al completo: da Umberto Bossi a Roberto Calderoli, da Roberto Cota a Gianna Gancia. Una festa per dimostrare che la Lega c’è e sta tornando a raccogliere ampi consensi e partecipazione popolare.

 

GLI OSPITI
Alla novità del forum su “Montagna, libertà, indipendenza”, sono intervenuti ospiti di primo piano, tra cui Sergio Divina, senatore Lega Nord Trentino; Massimo Sertori, presidente della Provincia di Sondrio; Ugo Parolo, sottosegretario alla Montagna della Regione Lombardia; Anna Giorgi, docente dell’Università della Montagna e direttrice del Centro interdipartimentale GeSDiMont della Università Statale di Milano, sede decentrata di Edolo Valcamonica; Sergio Gilardino, già docente di Lingue e Letterature comparate all’Università McGill di Montréal; Valter Marin, sindaco di Sestriere; Giovanni Dalmasso, margaro, presidente dell’Associazione difesa alpi Piemonte e Renzo Viscardi, sindaco di Trontano (provincia VCO).

DAL MONVISO A MILANO
Matteo Salvini, che era salito ai piedi del Monviso già la sera precedente per un incontro con il Movimento dei giovani padani, ha rivolto da lassù un invito al presidente del Consiglio, Matteo Renzi: “Venga qui a farsi i selfie, così potrà capire cosa significa far fatica in queste terre”. E ha rilanciato la grande manifestazione del 18 ottobre a Milano sull’immigrazione: “Riempiremo piazza Duomo, il mondo deve sapere che in Italia non tutti dormono e che noi siamo più svegli e determinati che mai“.

LIBERI, INDIPENDENTI, RESPONSABILI
Sui temi del forum, il vicepresidente del Senato Calderoli ha rivendicato come vessillo politico del Carroccio l’inserimento nella riforma costituzionale del riconoscimento di “porto franco” riservato alle aree montane, insieme ai referendum consultivi e di indirizzo che permetteranno al popolo di esprimersi sull’indipendenza.
Di “indipendenza come unica soluzione possibile” ha parlato anche Roberto Cota, che per l’occasione indossava una maglietta con la bandiera della Scozia, mentre Gianna Gancia richiamava la necessità di uscire dalla demagogia per essere determinati e responsabili nella lotta contro l’invasione culturale e sociale che l’Italia e l’Occidente stanno subendo senza reagire.

LA LEGA CRESCE
Soddisfazione per l’ottimo esito dell’evento al Monviso è stata espressa dal commissario provinciale del Carroccio, Giorgio Bergesio: “Sapevamo che si sarebbe trattato di un incontro importante – ha osservato Bergesio –, anche sul piano logistico l’impegno non è stato indifferente, ma ce l’abbiamo fatta, alla grande e il ringraziamento è d’obbligo a tutti quanti hanno collaborato. La Lega cresce ed è forte, come si è visto bene al Monviso”.

 

cs