Crisi pesche: produttori cuneesi hanno manifestato in piazza Montecitorio a Roma

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Una delegazione di Confagricoltura ha incontrato parlamentari e rappresentanti del Governo

Giovedì 31 luglio 2014 – 16.15

Una nutrita delegazione di frutticoltori aderenti a Confagricoltura Cuneo ha partecipato alla manifestazione promossa dal coordinamento Agrinsieme mercoledì 30 luglio in piazza Montecitorio a Roma per ribadire l’emergenza che sta investendo il settore della frutta estiva, schiacciato da prezzi riconosciuti ai produttori in costante decremento, che non consentono per questa campagna neppure la copertura dei costi di produzione.

Siamo soddisfatti, in particolare, per l’attenzione che ci hanno riservato il viceministro all’Agricoltura, Andrea Olivero, e i parlamentari cuneesi, Mino Taricco e Patrizia Manassero – ha dichiarato Roberto Abellonio direttore di Confagricoltura Cuneo -. A loro abbiamo illustrato la situazione di crisi che attanaglia le nostre aziende della frutta e abbiamo richiesto attività di sostegno ‘ad hoc’, come sgravi contributivi e forme di detassazione. Si sono mostrati disponibili a prendere in mano la questione, anche se è evidente che la situazione va affrontata nelle sedi comunitarie”.

 

Il coordinamento Agrinsieme (che riunisce Confagricoltura, Cia e Alleanza delle cooperative Agroalimentari), fin dai primi sentori della crisi, si è attivato sia in ambito nazionale – stimolando e sostenendo l’impegno del Ministro dell’Agricoltura Martina – sia in ambito europeo, per chiedere un intervento tempestivo a favore di questo comparto, fondamentale per la frutticoltura nazionale. Poiché non si sono ancora avute risposte definitive da parte della Commissione Europea e gli effetti della crisi si fanno sempre più evidenti, Agrinsieme vuole dare, prima che sia troppo tardi, un messaggio forte alle istituzioni europee e sensibilizzare l’opinione pubblica distribuendo gratuitamente pesche ai consumatori.

 

Così Alberto Giordano, presidente sezione Ortofrutta di Confagricoltura Cuneo: “Dai confronti con i rappresentanti di Governo abbiamo notato ampia disponibilità ad affrontare la situazione di crisi della frutta estiva. Non abbiamo tuttavia il sentore che le cose possano migliorare tanto presto, anche perché le decisioni le deve prendere l’Europa e con il cambio politico, ancora in fase di assestamento, fatichiamo ad avere risposte puntuali da Bruxelles”.

 

Sotto lo slogan “Ciò che vale va difeso”, i produttori ortofrutticoli hanno voluto comunicare ai consumatori le qualità del loro prodotto e insieme anche rappresentare i numeri della crisi e l’importanza del settore ortofrutticolo, che con oltre 12 miliardi di euro incide per circa un quarto sul valore complessivo realizzato dal settore primario. È stato ribadito che senza un intervento eccezionale della Comunità europea, seppur tardivo, si mette seriamente a repentaglio la prospettiva delle imprese agricole e delle centinaia di migliaia di lavoratori occupati.

Preoccupa l’andamento dei prezzi che continua a registrare decrementi percentuali a doppia cifra: nella settimana dal 14 al 20 luglio i prezzi hanno segnato un – 40% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

 

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cs