Mostra, conversazioni, letture e film sul tema “Lalla Romano e la montagna”

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Venerdì 18 luglio si apre la rassegna estiva dedicata alla scrittrice nativa di Demonte

Giovedì 17 luglio 2014 – 9.45

Venerdì 18 luglio alle ore 17,30, prende il via la ricca rassegna di appuntamenti estivi che l’associazione culturale Marcovaldo ha organizzato nello Spazio Lalla Romano di Demonte, in valle Stura. Il programma 2014, coincidente con l’ottavo secolo dalla fondazione del Comune di Demonte, ha per titolo “Lalla Romano e la montagna” ed è stato curato da Mariarosa Masoero, Lucio Monaco e Antonio Ria.

Ad aprire la stagione di Palazzo Borelli sarà una conversazione con Marco Vallora sul tema “La montagna nella pittura di Lalla Romano”, a cui seguirà l’inaugurazione della mostra di pittura e fotografia “Un amore esclusivo. Le montagne di Lalla Romano”, a cura dello stesso Marco Vallora, di Antonio Ria e di Lucio Monaco.

 

Il calendario degli eventi proseguirà fin dopo Ferragosto con letture, conversazioni, proiezioni cinematografiche e l’immancabile camminata letteraria sulle orme di Lalla Romano. Le attività sono promosse dall’associazione culturale Marcovaldo, con il sostegno della Regione Piemonte e in collaborazione con il Comune di Demonte e l’associazione Amici di Lalla Romano. Per maggiori informazioni telefonare allo 0171/618260 o scrivere a [email protected].

 

Il rapporto fra Lalla Romano e la montagna è una costante nella sua vita, fin da bambina, come racconta l’autrice stessa nel libro “La penombra che abbiamo attraversato”. Ma per lei la montagna non è tanto uno scenario, quanto un legame profondo, un “amore esclusivo”, che emerge nella scrittura e ancor prima nella pittura, dove l’intimità e l’amore per la natura alimentano lo studio pittorico del paesaggio in generale e della montagna in particolare. Il senso della sua assidua frequentazione di cime e rifugi, di ascensioni anche avventurose e della pratica dello sci, durante la giovinezza, infatti, va ricercato nell’antico e fedele amore per la sua valle e i suoi monti.

Naturalmente non era l’alpinismo che mi interessava – spiega Lalla Romano in ‘Una giovinezza inventata’ – vedevo nelle montagne un simbolo di orgogliosa solitudine”. La montagna è dunque il luogo da dove, idealmente, Lalla Romano sempre contempla l’esistenza. È uno stile, una misura che si ritrova in tutta la sua opera e che sta al centro di tutto il programma estivo dello Spazio Lalla Romano e in particolare della mostra, che raccoglie fotografie inedite, disegni e dipinti dell’artista, fra cui una decina di quadri restaurati per l’occasione ed esposti per la prima volta a Palazzo Borelli, dono riconoscente di Antonio Ria alla Comunità demontese e alla sua storia. Infatti, la scelta della montagna è anche un omaggio al Comune di Demonte nell’800° anniversario della sua fondazione, perché la montagna è iscritta nel suo stesso nome: De Montium/De Monte. Demonte e Lalla Romano rappresentano un paese, una comunità e una scrittrice figli delle loro cime, una geografia che dà forma a un carattere e a un destino.

 

La mostra “Un amore esclusivo. Le montagne di Lalla Romano” sarà visitabile con ingresso libero fino al 5 ottobre 2014 la domenica e i giorni festivi dalle ore 14,30 alle 19. Il 25 luglio, il 1° e 8 agosto alle ore 16,30 sono in programma visite guidate alla mostra e allo Spazio Lalla Romano (Palazzo Borelli), condotte da Antonio Ria.

 

GLI ALTRI EVENTI DELLA RASSEGNA “LALLA ROMANO E LA MONTAGNA”

Venerdì 25 luglio

Ore 17.30 – Chiesa di San Bernardo, Parco Borelli
La parte della montagna nella letteratura italiana: un’indicazione di percorso
Conversazione con Giovanni Tesio

Montagna o mare? Nella querelle che qualche volta affiora tra prevalenza o precedenza dell’uno o dell’altra nella letteratura italiana, la conferenza tiene a prendere una posizione non imparziale, cercando di dire quanto la montagna alla letteratura sia stata presente – almeno dal Romanticismo in poi – arrivando a toccare robuste voci novecentesche, tra cui la voce imprescindibile di Lalla Romano.

Ore 21.30 – Parco Borelli
Lorenzo Ventavoli presenta il film “Fuga in Francia”
(1948, regia di Mario Soldati, con Folco Lulli, Pietro Germi, Mario Soldati)

Il tema è quello del passaggio clandestino in Francia attraverso i valichi innevati di montagna. Nel 2006 è stata ultimata dalla Cineteca Nazionale la versione restaurata del film, proiettata alla 63ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia. “Tra i tanti film italiani che meritano di essere riscoperti, magari anche contro le intenzioni del suo stesso regista – scrive Paolo Mereghetti -, ‘Fuga in Francia’ di Mario Soldati dovrebbe stare in cima alla lista, tra i capolavori che gridano vendetta al cielo per la dimenticanza a cui è stato costretto e che solo alcune recenti rivalutazioni complessive dell’opera cinematografica di Mario Soldati hanno aiutato a riconsiderare”.

Venerdì 1° agosto

Ore 17.30 – Chiesa di San Bernardo, Parco Borelli
Le Alpi marittime nell’opera letteraria di Lalla Romano
Conversazione con Paolo Matteucci

Le opere letterarie di Lalla Romano contengono numerosi riferimenti, toponimi e descrizioni riconducibili non soltanto alla Valle Stura di Demonte ma anche alle Alpi Marittime nel loro insieme. Nel corso della relazione si riconoscerà l’importanza che le montagne del cuneese rivestono nella produzione letteraria di Lalla Romano e si vedrà come, in essa, le Alpi costituiscono al tempo stesso un territorio denso di vissuto ed un costrutto narrativo su cui si stagliano i molteplici percorsi d’interazione che, scrivendo, l’autrice innesca con le tracce della propria memoria e con il lettore.

Ore 21.30 – Parco Borelli
Proiezione film “Cronaca di una vita semplice”
(2014, regia di Fabio Gianotti e Silvia Bongiovanni)
Intervengono gli autori, che dialogheranno con il pubblico.
Sarà presente anche il protagonista, Gianfranco.

Un film incentrato sul profondo legame con la montagna di un giovane della Valle Stura di Demonte che non si rassegna all’abbandono dei vecchi borghi e di tutto uno stile di vita e, costretto a cercare lavoro in fabbrica (a Borgo San Dalmazzo), risale ogni giorno alla sua borgata d’origine (sopra Valloriate), dove continua ad allevare animali, coltivare patate, raccogliere castagne. Presentato al recente festival Cinemambiente di Torino con vivo successo di pubblico, Cronaca di una vita semplice è una felice prova di giovani talenti creativi lontani dal circuito e dagli interessi della grande distribuzione, e che riesce a dare visibilità e dignità a un mondo misconosciuto.

Venerdì 8 agosto

Ore 17.30 – Chiesa di S. Bernardo (c/o Parco Borelli)
L’arcano incanto del silenzio: una lettura della Villeggiante di Lalla Romano
Relatore: Giovanni Tesio

La conferenza intende scandagliare la pienezza di un libro meno noto di Lalla Romano, La villeggiante. Un libro distinto in due parti: alcuni racconti prima, e poi a seguire una “sorta di diario” – prezioso scrigno – da cui viene il titolo. Un libro, insomma, che ne contiene due, sicuramente complementari; ma specialmente ricco nella seconda parte che è il resoconto essenziale di una vacanza povera e montanara: valdostana per la cronaca, assoluta per la letteratura.

Ore 21.30 – Parco Borelli
Proiezione del film “Il torrente”
(1937, regia di Marco Elter, 70 minuti)   
Tratto dal lavoro teatrale “Storiella di montagna” di Pier Maria Rosso di San Secondo.
(scenografia di Enrico Paulucci)
    
In un paesino alpestre una ragazza orfana, che cerca una sua vecchia zia per chiederle ospitalità, incontra un brav’uomo vedovo e padre di due bimbe. Costui si impietosisce alla sorte della ragazza e la ospita in casa. Le male lingue del paese cominciano naturalmente a sparlare di lui e del suo ammirevole gesto di carità. Il buon parroco, invece, che ha compreso e apprezzato il cuore generoso del suo parrocchiano, lo difende ed è ben lieto di incoraggiare il disegno di lui che intende chiedere la mano della sua protetta. Sventuratamente, proprio il giorno in cui la richiesta viene avanzata, l’uomo precipita dalla montagna, ma ciò nonostante vuole sposare la ragazza in articulo mortis. Costei,  qualche tempo dopo, accoglie con la stessa generosità ospitale un bravo giovane bisognoso di lavoro. Forse, in seguito, sarà il suo secondo marito.  

 

Giovedì 14 agosto

Ore 17 – Demonte, loc. Fedio (area antistante la Cappella della Madonna del Pino)
La montagna tra bellezza, mistero e silenzio: letture dalle opere di Lalla Romano
A cura di Mariarosa Masoero e Antonio Ria; regia e interpretazione di Maria Silvia Caffari, accompagnamento musicale di Simone Bruno, Mario Cottura e Valentina Mellano

Sabato 16 agosto

Ore 15 –  Ritrovo presso Parco Borelli
“Profili di pietra”: camminata letteraria sulle orme di Lalla Romano
A cura di Lucio Monaco e Maria Silvia Caffari
La partecipazione a tutti gli eventi è gratuita.

 

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