Langhe e Roero, la sfida è destagionalizzare

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La riflessione di Alessandro Zorgniotti, prestigiosa firma del giornalismo cuneese

Martedì 8 luglio 2014 – 16.15

Riceviamo e pubblichiamo: “Chiedo ospitalità per alcune riflessioni che ho maturato sfogliando i dati di Piemonte in Cifre 2014 relativamente ai flussi turistici dello scorso anno nell’area di Langhe e Roero.

I numeri indicano un totale di 626.821 presenze – di cui 387.285 stranieri – a fronte di 265.629 arrivi, 143.625 da altri Paesi, che porta a una media di circa 2 giorni e mezzo di permanenza di ogni visitatore nell’albese-braidese. I dati provenienti dalla zona dell’Atl cuneese, pianure e valli alpine, segnano 984.220 presenze di cui 208.475 straniere e 775.745 italiane, a fronte di poco meno di 304mila arrivi, con una media di giorni di permanenza nel comprensorio più pedemontano che supera i 3 giorni per visitatore.

 

Questo lancia una sfida decisiva all’area di Langhe e Roero, di cui più volte si è parlato, ossia la destagionalizzazione dei flussi turistici e l’ampliamento dell’offerta ricettiva sui territori più distanti dai due centri principali. Iniziative importanti sono già in atto, e con l’Unesco non possono che crescere. Altro aspetto chiave è il maggiore coordinamento delle politiche commerciali e di pricing.

 

Alessandro Zorgniotti”.