Italia-Costa Rica ai Mondiali: quante differenze tra gli azzurri e le azzurre

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Venerdì 20 giugno 2014 – Ore 08.30 – Tutto uguale, eppure tutto diverso: questa è la storia del calcio italiano, con quello maschile portato agli onori delle cronache e quello femminile messo in un angolino in attesa della vera consacrazione.

 

Italia-Costa Rica: la partita che è prova lampante di questa enorme ed ingiustificata differenza. Era il 18 marzo 2014, la nazionale italiana Under 17 femminile si trova a San Josè e si appresta ad affrontare proprio le coetanee costaricane. Nessun telegiornale ne parla, la Gazzetta dello Sport regala una super breve e la sola RaiSport consente di vedere in diretta la partita. Per onor di cronaca ricordiamo che la gara finì 1-0 per le azzurre (rete di Marinelli) e questo risultato consentì alle ragazze di coach Enrico Sbardella di passare il turno ed approdare agli ottavi.

 

Sono passati poco più di tre mesi ed una nuova sfida tra Italia e Costa Rica si staglia all’orizzonte. Questa volta, però, non si saranno Boattin, Giugliano, Piemonte e Serturini che verranno ‘sostituite’ da Chiellini, Candreva, Balotelli e Pirlo. Ora i mezzi d’informazione ci bombardano di notizie: Balotelli si sposa con Fanny, ah no hanno litigato, ma lei è incinta? Ogni scusa è buona per parlare di questa squadra. Prandelli è un incapace perché ha lasciato a casa Rossi, Prandelli è un mago perché ha battuto l’Inghilterra!
Giusto, giustissimo parlare di questa squadra che può e deve farci sognare sotto il cielo di un ‘inverno’ brasiliano, ma la domanda esce spontanea: a cosa è dovuta tutta questa differenza tra il calcio femminile e quello maschile? Lasciamo perdere i soldi ed il volume economico che Buffon e soci attirano spostano, ma è giusto snobbare una nazionale a discapito di un’altra? La risposta è no, non è giusto.

 

Non è giusto che venga dato risalto ad ogni foglia che si muove nell’universo del calcio maschile mentre il pallone in rosa cade nell’oblio. Tifiamo pure per Balotelli, Buffon, Bonucci e Darmian ma non dimentichiamoci di ciò che è successo tre mesi fa: una medaglia di bronzo incredibile ai Mondiali per le nostre ragazze Under 17. Riusciranno gli osannati, super pagati, a volte viziati, campioni azzurri ad emulare le bistrattate azzurrine?

 

 

Andrea Rubiolo