Nuovo spiraglio per il Tribunale di Alba?

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Gli onorevoli Monchiero e Rabino hanno presentato un’interpellanza urgente: “Crediamo che ci sia spazio per un intervento da parte dei nostri sindaci e della nuova amministrazione regionale”

Giovedì 5 giugno – 15.00

Un’interpellanza urgente, firmata dai deputati albesi Giovanni Monchiero e Mariano Rabino, è stata presentata martedì 3 giugno al Ministro della Giustizia Andrea Orlando.

Oggetto dell’interpellanza, la richiesta dell’adozione di un provvedimento urgente che rimedi ad alcuni degli errori più clamorosi contenuti nel decreto legislativo 7 settembre 2012, n.155, che – di fatto – ha incluso tra i Tribunali oggetto della riforma della geografia giudiziaria anche otto Palazzi di Giustizia (segnalati successivamente nel decreto ministeriale del 13 settembre 2013) meritevoli di ulteriori valutazioni relative a una distinzione dalle altre sedi soppresse, in virtù di criteri oggettivi quali dimensione, carichi pendenti, specifiche situazioni territoriali.

 

Con il decreto legislativo n. 14 del 2014 – ha affermato in aula il Ministro Orlando durante il question time – sono state adottate disposizioni integrative e correttive dei decreti legislativi relativi alla riforma della geografia giudiziaria. Il termine assegnato dalla legge delega per adottare disposizioni integrative, correttive e di coordinamento è stato fissato in due anni dall’entrata in vigore di ciascuno dei decreti legislativi ed è per questo che, sino al settembre 2014, sarà comunque possibile adottare eventuali provvedimenti recanti disposizioni di tenore analogo a quelle già vigenti. Il Ministero della giustizia è infatti da tempo impegnato in un’attività di monitoraggio volta ad assicurare l’effettiva realizzazione degli obiettivi di efficienza e razionalizzazione di tutti gli uffici giudiziari del Paese, compresi i tribunali menzionati nell’interrogazione. Inoltre, come già ricordato dagli interroganti, il 19 settembre 2013 è stato istituito un gruppo di lavoro con l’obiettivo di verificare la natura e i tempi degli effetti applicativi del nuovo assetto territoriale sull’operatività degli uffici giudiziari. I compiti assegnati al gruppo di lavoro non si esauriscono però in un’attività di monitoraggio delle problematiche applicative eventualmente sorte in sede di attuazione delle riforme introdotte con i citati decreti. Per superare le possibili criticità il gruppo di lavoro potrà infatti proporre soluzioni organizzative e normative da adottare successivamente nell’ambito di decreti legislativi correttivi. Anche le situazioni specifiche dei Tribunali individuati con il decreto ministeriale del 13 settembre 2013 potranno quindi costituire oggetto di valutazione alla luce delle verifiche di funzionalità che emergeranno dall’attività del gruppo di lavoro“.

 

Un nuovo spiraglio, dunque, si apre per il Tribunale di Alba, dopo che la questione sembrava essere del tutto scomparsa dall’agenda del Ministero della Giustizia. “Per la prima volta, rispetto ai suoi predecessori, che fornivano risposte più burocratiche e formali, ma meno sostanziali, il Ministro non ha escluso la possibilità di un decreto correttivo da adottare entro settembre – commentano gli onorevoli Monchiero e Rabino –. Crediamo che ci sia spazio per un intervento da parte dei nostri sindaci e della nuova amministrazione regionale, freschi di una straordinaria legittimazione elettorale: tocca a loro inserirsi nello spiraglio che si è aperto ieri, cercando di porre rimedio a situazioni sono in palese contrasto con un criterio generale di equità che non può non ispirare le azioni del Ministero della Giustizia”.

 

La notizia arriva a stretto giro rispetto a un altro fatto di rilievo, avvenuto nei giorni scorsi, relativo alla rimozione – disposta proprio dal Ministro Orlando – dal proprio incarico del capo dipartimento del Dog (Dipartimento Organizzazione Giudiziaria del Ministero), Luigi Birritteri, l’artefice della riforma della geografia giudiziaria, che ha decretato la soppressione e l’accorpamento di 31 Tribunali non capoluogo di provincia, tra cui Alba. 
Al suo posto è arrivata la nomina di Mario Barbuto, Presidente della Corte d’Appello di Torino dal 2010 e già Presidente della II Corte d’Assise dal 2001 al 2009.

 

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Redazione