Soccorso Alpino Gdf Cuneo: esercitazione in macerie delle unità cinofile del Piemonte e della Valle d’Aosta

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La finalità di questo addestramento è quella di sviluppare principalmente l’autonomia di movimento dei cani sulle macerie

Venerdì 16 maggio – 10.30

Anche quest’anno presso il campo da macerie concesso per l’occasione dal sig. Gino Bello – responsabile del gruppo cinofilo dell’Associazione Nazionale Carabinieri “Le Fiamme” di Centallo – si è svolta, lo scorso giovedì 15 Maggio, un’esercitazione che ha coinvolto 12 unità cinofile in forza alle Stazioni di Soccorso Alpino della Guardia di Finanza, attive a Cuneo, Bardonecchia (TO), Domodossola (VB), Riva Valdobbia (VC) e Cervinia (AO).

 

Tali appuntamenti costituiscono l’occasione per gli istruttori regionali, in quest’occasione coadiuvati anche da istruttori appositamente pervenuti dalla Scuola Alpina del Corpo di Predazzo e dal Centro Addestramento di Specializzazione – Cinofili Guardia di Finanza di Castiglione del Lago, di verificare la capacità operativa ed il livello addestrativo delle unità specialistiche di Piemonte e Valle d’Aosta.

 

Le sedute si sviluppano su tre aree di lavoro. La prima dedicata ad esercizi di obbedienza, mirati a sviluppare la corretta gestione ed il necessario controllo sul cane; la seconda, rivolta alla ricerca di dispersi in aree boschive ed impervie e l’ultima incentrata su una simulazione di ricerca di persone sepolte da macerie a seguito di crollo di edificio dovuto a cedimento strutturale, un tipico scenario post-terremoto o post-esplosione. In questo caso la finalità dell’addestramento è quella di sviluppare principalmente l’autonomia di movimento dei cani sulle macerie, mantenendo in sicurezza l’operatore, che guida il cane anche a distanza.

 

Gli sforzi e le fatiche di un addestramento continuo, affrontato quotidianamente dai componenti del Servizio Alpino della Guardia di Finanza in ogni condizione climatica e su qualunque tipo di terreno, vengono ripagati dalla ormai diffusa considerazione della professionalità del loro intervento a salvaguardia della vita umana oltre che da un rapporto simbiotico con il “collega” a quattro zampe.

 

Redazione