Le 5 richieste delle famiglie del Piemonte ai candidati alle elezioni regionali

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Il Forum chiede di sottoscrivere il Manifesto “Per una Regione a misura di famiglia”

Giovedì 8 maggio – 11.30

In vista delle imminenti elezioni regionali del prossimo 25 aprile, il Forum delle Associazioni Familiari del Piemonte lancia la sfida ai futuri inquilini di Palazzo Lascaris chiedendo a tutti i candidati di sottoscrivere il manifesto “Per una Regione a misura di famiglia”.

Il documento contiene le proposte di politica familiare che il forum sta portando avanti a livello nazionale e cinque impegni concreti per la Regione Piemonte: una legge quadro regionale sulla famiglia; il diritto ad una libera scelta educativa e scolastica, in particolare per i figli diversamente abili; l’attenzione alla formazione dei coniugi per arginare la crisi della famiglia; l’equità fiscale attraverso l’adozione del “fattore famiglia”; interventi di sistema per conciliare i tempi di lavoro con quelli familiari. L’elenco dei nominativi dei candidati che firmeranno il manifesto verrà reso pubblico ed è pubblicato sul sito Internet www.forumfamigliepiemonte.org. Tutti i candidati che non fossero ancora in possesso del manifesto possono richiederlo scrivendo alla mail [email protected] e sempre alla stessa mail comunicare la propria adesione.

 

Chiediamo ai candidati dei vari schieramenti di sottoscrivere, in tutto o in parte, il Manifesto motivando la loro adesione – spiega il presidente del Forum delle Associazioni Familiari del Piemonte, Paolo Frand Pol -, in quanto crediamo che questo sia il modo migliore per offrire un criterio di giudizio a quanti si recheranno al voto. La famiglia, infatti, è la cellula fondamentale della società e richiede concreti interventi in suo favore. È quindi naturale rivolgerci ai candidati alla Regione, visto che le competenze regionali in materia non sono né poche né secondarie”.

 

Prima di passare alle richieste concrete, il Manifesto propone ai candidati di condividere alcuni principi di partenza: dal riconoscimento del valore della scelta matrimoniale, al sostegno alle giovani coppie che intendono sposarsi, alla difesa della vita umana dal concepimento alla morte naturale, al sostegno ai genitori nella loro responsabilità nei confronti dei figli, alla valorizzazione dell’associazionismo familiare quale strumento di partecipazione alla vita politica, etc.

 

La famiglia – continua Frand Pol – ha bisogno di veder riconosciuto il proprio valore sociale, che viene spesso ignorato quando si tratta di prendere provvedimenti su tematiche che la riguardano concretamente. Ad esempio, tra gli obiettivi non raggiunti nelle due ultime legislature regionali, stiamo ancora aspettando l’approvazione di una legge regionale quadro sulla famiglia adeguatamente finanziata, che non equipari le varie forme di convivenza, istituisca una Consulta Regionale delle associazioni familiari, realizzi un’effettiva sussidiarietà verso le famiglie e le associazioni che si impegnano ad offrire servizi e che impegni la Regione ad una Valutazione d’Impatto Famigliare dei suoi provvedimenti. In materia fiscale, ad esempio, l’introduzione del ‘fattore famiglia’ permetterebbe di tener conto dei carichi familiari per rivedere l’Isee, i ticket sanitari e l’addizionale Irpef, che quest’anno supererà l’aliquota del 2%”.

 

cs