Torneo delle Regioni 2014 – Femminile: RAGAZZE, GRAZIE LO STESSO! La Lombardia batte il Piemonte ai rigori e vola in finale

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disperazione Mellano rigoreVenerdì 18 aprile 2014 – ore 22.40 – Quando il pallone calciato da destra da Mellano ha incrociato il piedino di Soragni ed è terminato in rete, proprio all’ultimo respiro, il pensiero è andato subito alla finale di un anno fa. In quell’occasione finì 3-2 per la Lombardia, qui sembrava essere tutta un’altra storia. E, invece, stessa triste conclusione di una partita rocambolesca: le lombarde vincono 6-5 ai rigori contro la Rappresentativa Femminile piemontese e valdostana ed imboccano l’autostrada per la finale della cinquantatreesima edizione del Torneo delle Regioni, disputata in Friuli.

Solo tanto rammarico per i piemontesi, che vedono cadere anche l’ultimo dei loro baluardi, quella selezione femminile confermatasi ancora una volta squadra forte, compatta, ma anche incredibilmente sfortunata.

Andiamo con ordine, iniziando dall’analisi degli schieramenti tattici delle due compagini. 4-5-1 scelto da mister Roberto Panigari, che si copre maggiormente rispetto alla partita vinta contro la Campania nei quarti. Malosti tra i pali; in difesa, De Nicolò scalata sulla destra ed affiancata da Vallotto, Rigolino e Mensi; folta mediana con capitan Zignone, Antonietti ed il mastino Lupi; sugli esterni gli allunghi prorompenti di Mellano e la qualità infinita di Marsili; davanti la sola Soragni, con il compito di infastidire le centrali lombarde in fase di impostazione.
La Lombardia risponde con Cattaneo in porta, che risulterà decisiva in corso d’opera, protetta da Lacchini, Vaghi, Streniero e Pasquariello; sulla mediana Belloni e Biffi; esterni alti Benincaso e la rapidissima Antwi; davanti l’esperienza della Ghidini a supporto di Gatti.

 

I primi 40’ sono una battaglia: tanti duelli a metà campo e due soli tiri in porta, entrambi piemontesi ed entrambi pericolosissimi. Prima Soragni con un mancino dal limite, poi Zignone da fuori, ma, sia nella prima che nella seconda occasione, Cattaneo compie il miracolo, iniziando la propria sfida infinita con le avanti piemontesi. Le lombarde pungono poco, se non con alcune velocissime ripartenze, ben orchestrate dalle imprendibili Benincaso e Antwi, che non portano però a qualcosa di significativo. Il gioco è spezzettato, i contrasti duri: ne fanno le spese Vallotto e Lupi, due che non tirano mai indietro il piede, costrette ad uscire nell’intervallo.

 

La ripresa, nonostante i cambi, produce lo stesso copione: tanti passaggi sbagliati a metà campo, ma nessuna conclusione degna di nota fino al 32’. Antwi, diventata più propositiva con il passare dei minuti, punta la neoentrata Guzzone, che aveva sostituito da pochi istanti un’attenta Mensi, vittima dell’ennesimo infortunio sabaudo, e la costringe al fallo: l’arbitro Pittoni non ha dubbi ed indica il dischetto del rigore. Dagli undici metri va la più esperta delle lombarde, la Ghidini, che calcia con grande freddezza e potenza e batte Malosti. Il pubblico rumoreggia, per molti è la beffa: una partita ben giocata e persa a causa di uno sciocco rigore avrebbe dell’incredibile.

 

Nessuno crede nella rimonta. Nessuno tranne le venti piemontesi ed il loro condottiero Panigari, che suona la carica: nel giro di 5’, Soragni va vicina per due volte al gol, trovando due interventi prodigiosi, di Lacchini e Cattaneo, a negarle la gioia del gol, prima di trovare la girata del pareggio. Tutto all’ultimo respiro: angolo di Mellano, mischia in area e zampata vincente della giovane bomber del Romagnano, per la gioia dei tifosi giunti da Torino e dintorni. I 4’ di recupero non producono più nulla di significativo e al triplice fischio è 1-1.

 

Infine, i rigori, ma questa è un’altra storia. Anselmo si fa parare il destro da Cattaneo e piange, Zignone la consola; l’errore di Straniero ristabilisce la parità; la sorte, infine, decide nei tiri ad oltranza: Lacchini insacca, Mellano no. Finisce così, con il danno e la beffa del penalty calciato dalla Lacchini, proprio prima dell’ultimo di Mellano, che viene convalidato dal direttore di gara, dopo aver ciondolato per qualche interminabile centesimo di secondo attorno alla linea di porta, senza dare la certezza a tutti di essere entrato.

 

Il Piemonte torna a casa, ma la testa delle ragazze, e di chi era con loro, è certamente alta: non sempre vince il migliore, ma chi è convinto dei propri mezzi anche nelle sconfitte è veramente il più forte.

 

 

Lombardia-Piemonte VdA 1-1 (6-5 dcr)

 

Reti: 33’st rig. Ghidini (L), 40’st Soragni (P)

 

Serie dei rigori: Ghidini (L) gol, Zignone (P) gol, Biffi (L) gol, Levis (P) gol, Benincaso (l) gol, Anselmo (P) parato, Antwi (L) gol, Soragni (P) gol, Straniero (L) alto, Bianco (P) gol, Lacchini (L) gol, Mellano (P) alto.

 

Lombardia (4-4-2): Cattaneo; Lacchini, Vaghi, Straniero, Pasquariello (1’st Di Muro); Antwi, Biffi, Belloni, Benincaso; Ghidini (cap.), Gatti (29’st Angarano). Allenatore: Vizza.

 

Piemonte (4-5-1): Malosti; De Nicolò, Vallotto (1’st Anselmo), Rigolino, Mensi (21’st Guzzone); Mellano, Antonietti, Zignone (cap.), Lupi (1’st Bianco), Marsili (25’st Levis); Soragni. Allenatore: Panigari.

 

Arbitri: Pittoni di Udine

 

Assistenti: Feresin di Cervignano e Smordoni di Udine

 

Ammonita: De Nicolò (P)

 

 

Carlo Cerutti

 

In foto la disperazione di Francesca Mellano dopo il penalty decisivo sbagliato (Foto copyright Ideawebtv.it)