“Come stai oggi?” Il benessere dei bambini di città e montagna: un confronto

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Marco Barra felice ma tristeVenerdì 11 aprile dalle ore 15,30 nell’Antico Palazzo Comunale di Saluzzo

Mercoledì 9 aprile – 10.00

“Io sono felice quando porto la mia capretta alla mia meira”
Bambino di montagna, 9 anni

“Io sono felice quando mi faccio la pedicure sul divano”
Bambina di città, 7 anni

La salute è in gran parte un processo di costruzione sociale che vede i minori sia come protagonisti inseriti all’interno di relazioni sociali e affettive, sia come soggetti che vivono “spazi” e abitano “luoghi”, soggetti collocati in strutture e organizzazioni che ne possono influenzare le opportunità di crescita e di sviluppo.
Tra l’individuo e il contesto vi è quindi una relazione sistemica, cioè mutua e reciproca. 
Cosa succede quando il contesto è quello alpino e lo scenario in cui crescono i bambini è quello montano? Quali sono le determinanti del benessere e del malessere? Quali aspetti del territorio possono essere opportunità per una crescita in “buona salute”? Quali invece sembrerebbero essere “vincoli”?

 

A queste e ad altre importanti domande ha cercato di rispondere il Dott. Marco Barra, Psicologo clinico, originario di Paesana, in uno studio della durata biennale realizzato con il Dipartimento di Psicologia dell’Università degli Studi di Torino.
Il progetto ha preso avvio all’interno di un processo di valorizzazione delle zone di montagna, le valli alpine del cuneese, in particolare dei minori del territorio. L’obiettivo principale che ha guidato e orientato il primo anno di lavoro è stato quello di dar voce ai “bambini di montagna”,  elaborando una mappa che  cerca di definire la condizione e le disuguaglianze del benessere dei minori, fotografando così le esigenze principali e i bisogni di 1504 bambini, dei loro genitori e dei loro insegnanti coinvolti nell’impianto progettuale.

 

Il territorio ha da sempre mostrato la sua fondamentale importanza come elemento che incide sul contesto socioculturale, politico e psicologico degli individui; gli ambienti nei quali viviamo ci pongono specifici vincoli e ci offrono specifiche risorse: nessuno nasce solo e nessuno nasce fuori da un territorio“ afferma il Dott. Barra. “Questi presupposti teorici, unitamente ai variegati risultati ottenuti nel primo anno di lavoro, hanno stimolato un desiderio di conoscenza approfondita di alcuni aspetti di interesse e di pertinenza psicologici, che si sono trasformati in obiettivi di lavoro del secondo anno, confrontando la “fotografia dei bambini di montagna” con una “fotografia dei bambini di città” intendendo il contesto urbano come il prodotto della natura, in particolare della natura umana

 

Sono stati coinvolti nell’impianto progettuale 33 Istituti Comprensivi piemontesi coinvolgendo 9400 soggetti (minori e genitori).
Con il ricco materiale raccolto dal Dott. Barra è stato realizzato, inoltre “Oggi sono Felice ma anche un po’ triste. Imparare il linguaggio delle emozioni” un volume illustrato 
scritto con Emanuela Nava edito da Carthusia Edizioni che racchiude alcuni disegni realizzati dai bambini.

 

La presente ricerca è stata effettuata con il coordinamento della Fondazione Giovanni Goria e grazie al sostegno della Fondazione CRT all’interno del Progetto Master dei Talenti della Società Civile in stretta sinergia e con il parternariato degli Enti locali: l’ASL CN1, il Consorzio Monviso Solidale, l’ISCA “Istituto Superiore di Cultura Alpina”, il Comune di Saluzzo, l’UNCEM Piemonte e numerosi Istituti Comprensivi.

 

I risultati emersi verranno presentati dal Dott. Marco Barra l’11 aprile 2014 alle ore 15,30 nell’Antico Palazzo Comunale di Saluzzo, durante l’incontro moderato dal giornalista  Carlo Cerrato, interverranno i rappresentati delle Fondazioni e degli Enti coinvolti.

 

Seguirà alle ore 17,15 la presentazione del Volume “Oggi sono Felice ma anche un po’ Triste. Imparare il linguaggio delle emozioni” di Marco Barra ed Emanuela Nava, all’interno della rassegna letteraria “I venerdì della biblioteca. Un libro per the”.

 

cs