Dieci comuni per un solo parco
: firmata la convenzione di gestione del Parco fluviale Gesso e Stura

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Parco Fluviale Sindaci e arnieSono Cuneo, Borgo San Dalmazzo, Castelletto Stura, Centallo, Cervasca, Montanera, Roccasparvera, Roccavione, Sant’Albano Stura e Vignolo

Lunedì 24 marzo – 12.30

Con la firma ufficiale della convenzione di gestione si chiude un percorso che ha visto il territorio del Parco fluviale Gesso e Stura estendersi dai 1.500 ettari di quando venne istituito dalla Regione Piemonte, nel 2007, ai 4.050 ettari attuali, con l’ampliamento sul territorio di altri nove comuni oltre a quello di Cuneo.

Un cammino che si è aperto con l’approvazione, da parte del Consiglio Regionale del Piemonte, della legge n.16 del 3 agosto 2011, che ha sancito, dal 1° gennaio 2012, l’estensione dell’area protetta regionale fino ad abbracciare 10 comuni (oltre a Cuneo: Borgo San Dalmazzo, Castelletto Stura, Centallo, Cervasca, Montanera, Roccasparvera, Roccavione, Sant’Albano Stura e Vignolo) e una superficie di 4.050 ettari e 60 km di fiume, con una popolazione di oltre 90.000 abitanti.
Sabato mattina un altro tassello importante del mosaico: alla Casa del Fiume, il neonato centro di educazione transfrontaliera del Parco, è stata firmata ufficialmente dai dieci sindaci dei comuni che formano il Parco, la convenzione di gestione. Un atto formale ma anche simbolico, che segna la strada per una gestione condivisa e una politica che sia sempre più corale e di collaborazione, perché il Parco è e deve rimanere un valore e una ricchezza del territorio e dei cittadini che lo abitano, innanzitutto.

 

Da sempre il Parco si è proposto come motore di sviluppo turistico ed economico pienamente sostenibile per il territorio. rappresentando una cerniera di collegamento naturale con le frazioni e i comuni limitrofi. Del resto la politica portata avanti dal punto di vista gestionale fin dalla sua nascita è stata improntata alla massima collaborazione, consolidando una rete di relazioni, realizzando interventi sinergici nelle aree fluviali e promuovendo e organizzando attività di animazione territoriale in maniera congiunta. Per semplificare in un’espressione: un lavoro di squadra per lavorare insieme e andare nella medesima direzione, realizzando così la vocazione originaria del Parco, vale a dire la conservazione dell’ambiente naturale e la tutela della biodiversità, valorizzando tutte le potenzialità dell’area, dalla valenza turistica, alla funzione economica, puntando al massimo sull’elevata accessibilità e le diverse opportunità di fruizione. Così si è scelto di festeggiare simbolicamente, con un gesto importante come la firma della convezione appunto, il 1° anno della Casa del Fiume, inaugurato esattamente un anno fa: perché il centro di di educazione ambientale è diventato la casa del Parco e quindi anche di tutti coloro che sul Parco vivono, lavorano e ogni giorno collaborano per farlo crescere. 
Infine, in occasione della firma, è stata consegnata dal Parco ad ogni sindaco un’arnia, ciascuna di un diverso colore, a richiamare quelli dell’arcobaleno, simbolo di socialità e a ricordare una delle strutture di eccellenza del Parco, il suo apiario didattico che sorge proprio alla Casa del Fiume. Le dieci arnie con i loro dieci colori verranno in seguito posizionate in un’area dedicata all’interno del Parco, a simboleggiare proprio i dieci comuni che formano il Parco. Inoltre verranno coinvolte le scuole elementari del territorio: ciascuna scuola di ogni comune riceverà infatti alcuni esagoni di legno che verranno colorati dai bambini, con il medesimo colore dell’arnia del proprio comune, e che poi serviranno per l’allestimento di una parete, all’interno dell’apiario didattico, che rappresenti il territorio del Parco.

 

cs