Seconda Divisione: Bra, cuore e testa. 2-2 contro la Pergolettese

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bra pergolettese esultanzaDomenica 2 marzo 2104 – Ore 20.40 – Tanto di capello. Nient’altro resta d’aggiungere per il Bra visto in campo quest’oggi: una squadra mai doma, solida e abile a colpire la Pergolettese nel suo principale punto debole, ovvero le palle inattive. Due colpi di testa, uno per tempo, di Rossi e Tettamanti, per un 2-2 finale che non vale certo una rivoluzione, ma che rappresenta al meglio, in compenso, il gran lavoro svolto, soprattutto sul piano psicologico, da Daidola e Calamita su una squadra data per spacciata da tempo, ma comunque in grado di impensierire compagini ben più accreditate, fungendo da mina vagante e “guastafeste” del campionato.

 

 

Il tandem tecnico Daidola-Calamita si presenta al match con alcune defezioni di rilievo, tra le quali spiccano quelle di Ceolin, Montrucchio e Chiazzolino. Torna in auge, quindi, il 3-5-2, sviluppato di recente, che garantisce buona copertura sugli esterni, con la possibilità di schierare cinque difensori in fase di copertura. A causa dell’altra importante assenza di giornata, quella di Isoardi, il sacrificato di turno è Trabace, costretto a fare il terzino fluidificante sinistro, con Rubin dirottato sulla destra. Completano il pacchetto arretrato Prizio, Rossi e Arcari, a protezione di Cicioni, in campo per Montrucchio, infortunatosi in settimana. Sulla mediana Briano, più sostanza e meno fantasia del solito, con le mezzeali Barbaro e Tettamanti; davanti il duo Fumana-Dalla Costa.
Gli ospiti si presentano all’incontro, per sincera ammissione a fine match di mister Firicano, con la convinzione, ed unico obiettivo, di poter ottenere i tre punti.

 

La squadra, reduce dalla bella vittoria di misura con il Rimini della scorsa settimana, arriva, però, all’ “Attilio Bravi” con alcune pedine non al meglio. Sorprende in questo senso la decisione del mister di schierare insieme dal primo minuto Bardelloni e Jeda, zero allenamenti in due negli ultimi sette giorni. Classico 4-3-1-2, quindi, con Grandi tra i pali; difesa con Davini e Rizzi sugli esterni e i centrali Ferri e Giovannini; sulla mediana Cerniglia, Puccio e capitan Tacchinardi; coppia d’attacco composta da Bardelloni e Tiboni, alle cui spalle gravita il talento brasiliano di Jeda, 148 presenze e 31 reti in serie A, divise tra Cagliari, Vicenza, Lecce e Novara.

 

Pronti via e Bardelloni dimostra di essere più in forma di quanto le attese potessero lasciar presagire: al 4’ scappa sulla sinistra e calcia alto con il destro; 2’ dopo si lancia come un falco a ribadire in rete una corta respinta di Cicioni su tiro da fuori di Tiboni, ma trova la risposta con un colpo di reni del numero “1” di casa. Nonostante le prime apprensioni, il Bra sembra poter tenere testa all’ospite nobile e al 19’ sono proprio i “rossi” a recriminare. Briano, ispiratissimo, scambia con Dalla Costa al limite e anticipa Grandi in uscita, costringendolo all’intervento. Il direttore di gara è a pochi passi ma non sente ragioni, facendo segno al capitano braidese di rialzarsi, contornato dagli insulti dei tifosi. Il rigore non assegnato scompone il Bra, che si lascia sorprendere al primo affondo ospite: il solito Bardelloni s’invola sulla sinistra, rientra sul destro e serve al centro per l’accorrente Jeda, che, a pochi passi da Cicioni, non deve far altro che appoggiare in rete in scivolata. Centoventicinquesima rete tra i professionisti per il brasiliano e pesantissimo 1-0 per gli ospiti. Il vantaggio sblocca i lombardi, che continuano a spingere, ma, a differenza di altre occasioni, il Bra non demorde e colpisce: angolo di Trabace dalla destra e gran stacco di Rossi, che spiazza Grandi sul primo palo. È l’1-1 per i “rossi”, che tornano al gol dopo un mese esatto dall’ultima rete segnata a Mantova. Una rete fondamentale, perché dimostra la volontà dei ragazzi di Daidola di essere ancora vivi, ma la doccia fredda non stenta ad arrivare. Al 41’, Puccio s’inventa il gol del giorno: il centrocampista recupera palla sui 25 metri e lascia partire un destro ad effetto, che termina la sua corsa alle spalle di un Cicioni non del tutto esente da colpe, ma sicuramente sorpreso dalla traiettoria a “foglia morta” del pallone, che bacia la traversa prima di cadere in rete. Un secondo vantaggio degli ospiti assolutamente inaspettato, che pone fine ad una prima frazione ben giocata dai braidesi.

 

La ripresa si apre con il Bra ancora aggressivo: Briano è meno lucido del solito sul piano della costruzione, ma è superbo in fase difensiva, recuperando una serie incredibile di palloni sulla mediana e permettendo ai compagni di ripartire con contropiedi pungenti. Il pari, però, non potrebbe che arrivare su palla inattiva, e così accade. Al 9’, Trabace, ancora lui, batte una punizione sulla trequarti destra, che Tettamanti è bravissimo a sfruttare, con un colpo di testa che vale il 2-2. Perfetto il centrocampista braidese, ma gran parte delle colpe va a una difesa ospite a dir poco imbarazzante sui calci piazzati. A pareggio ottenuto, i cuneesi si asserragliano nuovamente nella propria metà campo, non disdegnando però il gioco in ripartenza. Ed è proprio sugli sviluppi di un contropiede, che, al 24’, Giovannini, stanco, atterra goffamente Fumana, lanciato a rete. Secondo giallo per il centrale cremonese e padroni di casa in superiorità numerica per circa metà della seconda frazione. L’uomo in più non spinge, però, gli uomini di Daidola ad azzardi inutili e, anzi, il gioco resta spesso nelle mani dei “canarini” che sfiorano addirittura il colpaccio, proprio al 90’: su una punizione di Rizzi dalla trequarti sinistra, Rossi svirgola, servendo involontariamente Cogliati, che non è, però , abile ad approfittare dell’occasione, anche a causa della strepitosa parata di Cicioni, che blocca sulla linea il tiro a botta sicura dell’attaccante ospite.

 

Il 2-2 finale rende merito al Bra, che si rammarica, anzi, per il rigore non concesso nella prima frazione, la cui assegnazione avrebbe inoltre comportato l’espulsione di Grandi, e per la scarsa vena di Dalla Costa, uno dei leader del gruppo, molto nervoso e poco ispirato. Se un plauso va fatto a Briano e compagni, molti demeriti devono essere invece rimproverati ad una Pergolettese non eccezionale, nella quale il talento di Jeda brilla solo a tratti, e che è stata così risucchiata nella “zona calda”, in compagnia di Delta Porto Tolle e Cuneo. Sì, il Cuneo, che domenica prossima se la vedrà con il Bra: un derby infuocato, dopo un “favore” a distanza dei ragazzi di Daidola a Fanucchi e compagni.

 

Bra-Pergolettese 2-2
Reti: 21’pt Jeda (P), 34’pt Rossi (B), 41’pt Puccio (P), 9’st Tettamanti (B)

 

Bra (3-5-2): Cicioni: Arcari, Rossi, Prizio; Trabace (39’st Valeriano), Tettamanti (31’st Campanaro), Briano (cap.), Barbaro (7’st Galfrè), Rubin; Dalla Costa, Fumana. Allenatore: Maurizio Calamita.

 

Pergolettese (4-3-1-2): Grandi; Davini, Ferri, Giovannini, Rizzi; Cerniglia (36’st Cogliati), Tacchinardi (cap.), Puccio (18’st Esposito); Jeda; Bardelloni (28’st Iovine), Tiboni. Allenatore: Aldo Firicano.

 

Arbitro: Pasquale Cangiano di Napoli
Assistenti: Alessandro D’Annibale di Marsala e Giovanni Guglielmi di Albano Laziale
Ammoniti: Prizio (B), Dalla Costa (B), Giovannini (P), Esposito (P)
Espulso: Giovannini (P) al 24’st per doppia ammonizione

 

 

Carlo Cerutti

 

Foto © A. Lusso