Rogo di rifiuti: denunciato imprenditore e scoperto lavoratore “in nero”

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Rogo rifiuti gdfSi tratta di uno dei primi casi, sul territorio nazionale, di applicazione della nuova disciplina introdotta a contrasto dei cosiddetti “roghi di rifiuti”

Mercoledì 26 febbraio – 10.00

Nei giorni scorsi, una pattuglia della Compagnia di Cuneo-Nucleo Mobile mentre transitava nei pressi della zona industriale di Madonna dell’Olmo, ha notato un’alta e densa colonna di fumo proveniente da alcuni capannoni.

Raggiunto il punto di origine i Finanzieri hanno riscontrato che il fumo proveniva da un cortile nel quale alcune persone stavano alimentando un rogo con rifiuti misti, costituiti da legno, plastica, cartone, tubi in PVC, parti di arredo, lana di roccia, teli di nylon ed altri materiali di scarto.

Responsabile dell’illecito smaltimento è stato ritenuto un imprenditore di Borgo San Dalmazzo, che stava sgombrando gli spazi espositivi fino ad allora occupati dalla propria ditta. accumulando rifiuti nel cortile e dandoli alle fiamme coadiuvato da un cittadino senegalese, residente a Cuneo.

I Finanzieri dopo aver intimato ai due di spegnere il rogo, che rischiava di interessare anche altri capannoni adiacenti e provocava un fastidioso e denso fumo, hanno proceduto a segnalarli alla Procura della Repubblica di Cuneo, per “combustione illecita di rifiuti”. La nuova normativa, inasprita di recente, prevede pene ben più severe rispetto al passato, con specifiche aggravanti proprio per incendi di rifiuti effettuati nell’ambito di attività d’impresa.Si tratta di uno dei primi casi, sul territorio nazionale ed in Piemonte in particolare, di applicazione della nuova disciplina introdotta a contrasto dei cosiddetti “roghi di rifiuti”, varata dal Governo per salvaguardare il patrimonio ambientale, anche sulla base di quanto accaduto nella cosiddetta “terra dei fuochi”. Per il comportamento specifico è prevista una pena che arriva sino a 6 anni di reclusione.

 

Alle violazioni penali se ne è aggiunta una fiscale, accertata dagli Ispettori della Compagnia-Sezione Operativa: il lavoratore straniero è risultato sprovvisto di regolare contratto di assunzione. Ne è derivata, quindi, anche la segnalazione alla Direzione Provinciale del lavoro per i provvedimenti del caso.     

 

Sul posto, per verificare il ripristino e la bonifica dei luoghi, è intervenuta anche una pattuglia della Polizia Locale di Cuneo.    

 

Redazione