Fusione Busca-Valmala: al referendum stravince il sì

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Chiamati ad esprimersi oggi con referendum, buschesi e valmalesi hanno inequivocabilmente detto di sì.

 

Questi i risultati della consultazione:
a Busca i votanti sono stati1.905, pari al 24,35% degli elettori; i sì sono stati 1.800 pari al 94,84% dei voti espressi, i no sono stati 98, pari al 5,16%, le schede nulle sono state 5 le bianche 2.

 

A Valmala i votanti sono stati 40, pari all’85,11% degli lettori; i sì sono stati 28 pari al 70% dei voti espressi, i no12 pari al 30% dei voti espressi, nessuna scheda bianca o nulla.

 

“In primo luogo – dice il sindaco di Busca, Marco Gallo –, ringrazio gli elettori che si sono recati alle urne e hanno dimostrato di aver capito l’importanza di partecipare a questa decisione storica per le due comunità, che ora potranno diventare una sola, con i tanti vantaggi connessi da questa opportunità. Ringrazio anche tutti i componenti del Consiglio comunale di Busca, che si erano espressi all’unanimità a favore dell’unione. Insieme a loro e insieme al sindaco di Valmala, Andrea Picco, e ai suoi colleghi amministratori possiamo ora procedere velocemente verso il completamento dell’iter, che speriamo di concludere entro l’anno”.

 

“Mentre esprimo tutta la mia soddisfazione per questo risultato – afferma il sindaco di Valmala, Picco – ribadisco ancora una volta che la spinta principale che ci ha fatto muovere in questa direzione è stata soprattutto l’opportunità di poter entrare a far parte di un Comune strutturato e di una grandezza tale, oltre diecimila abitanti, da permettere una vera progettualità. Con questa decisione sono certo di aver dato a Valmala la possibilità di guardare al futuro con maggiore ottimismo, perché il nostro piccolo comune, benchè possa contare su un bilancio solido, non è più in grado gestire nuovi investimenti e stare fermi vuol dire morire a poco a poco”.

 

“Tengo a sottolineare che con la fusione – continua Gallo – Valmala non perderà la sua identità: tutt’altro, abbiamo intenzione di qualificarla e definirla, valorizzandone tutte le peculiarità. Insieme con il collega Picco, con cui lavoriamo in totale sintonia dall’avvio di questa iniziativa, e, grazie alla grande professionalità del segretario comunale dei due enti, Paolo Flesia Caporgno, siamo impegnati a garantite tutte le forme di tutela per la popolazione e il territorio del comune minore per dimensione”.

 

L’indirizzo individuato per ottenere questo scopo è l’istituzione della municipalità di Valmala e l’elezione di un pro-sindaco di quattro “consultori”, che saranno votati, in prossimità delle elezioni comunali, esclusivamente dai valmalesi in base alla presentazione di una o più liste.

 

I prossimi passi
I prossimi passi sono la presa d’atto del risultato referendario da parte dei due Consigli comunali e il conseguente invio della richiesta di fusione per incorporazione alla Regione Piemonte, attraverso un documento molto dettagliato in cui sono descritti gli aspetti socio-economici e storico-culturali del territorio e la riorganizzazione dei servizi, per l’approvazione della legge istitutiva.

La riorganizzazione dei servizi e le modalità per istituire la municipalità poi dovranno essere integrate nello Statuto comunale.

 

La proposta
La proposta di fusione era giunta nello scorso febbraio al sindaco di Busca dal suo collega di Valmala, Picco, con una lettera firmata anche da diversi consiglieri comunali del piccolo comune montano (1.380 m. slm) della valle Varaita, famoso per il santuario. Con la fusione, il Comune di Busca aumenta il proprio territorio da 65,85 chilometri quadrati a 76,77, diventando il diciottesimo per estensione della provincia di Cuneo; agli attuali 10.110 buschesi si aggiungerebbero i 50 valmalesi.

Le fusioni siano caldamente raccomandate da Stato e Regione anche tramite la garanzia di contributi straordinari. L’intento, infatti, è migliorare i servizi e aumentare gli investimenti a favore dei cittadini, riducendo le spese correnti. I vantaggi devono riguardare entrambe le collettività”.

 

“Le risorse in più – sottolineano i due sindaci – ci permetteranno di migliorare le strade, di valorizzare il Santuario di Valmala, il più importante della diocesi di Saluzzo, e le piste da fondo e di fare altri investimenti a favore delle imprese e delle fasce più deboli. Inoltre avremo maggiori opportunità per ottenere i contributi del Piano di sviluppo rurale della Regione e i finanziamenti europei, poiché aumenta il territorio montano di Busca, che diventa comune cerniera tra la pianura e la valle Varaita”.