Caso Bene Banca, il M5S accusa: “Pressioni indebite di Bankitalia sul sindaco Ambrogio”

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Non ci sembra normale, anzi ci sembra un’indebita pressione su una articolazione dello Stato quella che Bankitalia esercita convocando un sindaco e buona parte dei suoi assessori per convincerli ad appoggiare la fusione tra due banche di credito cooperativo”.

Lo denunciano i deputati M5S in merito all’incontro odierno, presso la sede della Banca centrale a Cuneo, tra i vertici locali di Via Nazionale e il sindaco di Bene Vagienna Claudio Ambrogio, in merito alle ventilata fusione tra Bene Banca e la Bam (Banca Alpi Marittime) di Carrù.

 

Ne abbiamo abbastanza delle operazioni ‘di sistema’ che Palazzo Koch continua a caldeggiare e a favorire, spesso in spregio della volontà dei soci delle banche stesse e a prescindere dall’opportunità effettiva per gli istituti coinvolti”, aggiungono.

 

Conflitti di interessi e porte girevoli tra vigilante e vigilati, commissariamenti che peggiorano le situazioni che dovrebbero alleviare, prosciutto sugli occhi quando si tratta di sanzionare le malefatte deibanchieri. Bankitalia – chiude il M5S Camera – ha bisogno di ritrovare il prestigio perduto. E la nostra riforma del sistema del credito ha anche questo tra i suoi scopi fondamentali”.