Alba, accorpamento tribunali: aumentano costi e disfunzioni

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Secondo il Comitato “Langhe, Roero e tavolo autonomie”: tempi dilatati e problemi legati a trasporti e trasferimenti

Sabato 20 settembre 2014 – 17.00

I dati raccolti dal neonato comitato provvisorio per l’Associazione “Langhe, Roero e tavolo delle autonomie del territorio” preoccupano: dopo l’accorpamento del tribunale di Alba a quello di Asti, le disfunzioni e le criticità sarebbero sensibilmente cresciute.

 

Secondo una nota diffusa dal comitato, sono 3 le categorie in cui la riforma giudiziaria – con relativa abolizione del foro albese – starebbe evidenziando i problemi maggiori. Innanzi tutto per ciò che riguarda i decreti ingiuntivi ((i decreti cioè che vengono richiesti da parte di imprese, banche e privati per rientrare dei crediti vantati nei confronti dei debitori): l’emissione è passata da 4 giorni a 4 mesi, con ovvie conseguenze negative per le imprese, specialmente in una difficile congiuntura economica come quella attuale.

Non va meglio per gli sfratti: a fronte delle circa 300 richieste di sfratto che in media venivano depositate in un anno presso gli uffici Unep di Alba e Bra, il 55% di esse si concludeva con il rilascio dell’immobile. Attualmente, le richieste di sfratto depositate in un anno presso l’Unep di Asti che si concludono con lo sgombero dell’immobile sono soltanto il 20%.

 

Capitolo dolente è quello dell’amministrazione di sostegno (richiesta da soggetti deboli quali disabili, anziani con patologie senili, ecc.). Dalla richiesta alle prime risposte di giustizia, la differenza delle tempistiche tra Alba e Asti è enorme: nella media, da 15 giorni a 5-6 mesi, con casi arrivati – ad oggi – a 1 anno.

Per queste categorie (ma anche per le altre già citate) si moltiplicano, inoltre, i problemi legati ai trasporti e ai trasferimenti.

 

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Redazione