Questioni di saldi e addebiti: i dubbi di un lettore | “Leggi cervellotiche sui versamenti e sprechi di tempo e denaro”

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Diamo spazio ad un’altra lettera ricevuta da un nostro lettore, che ragiona sulle “cervellotiche” modalità di pagamento per le tasse. Ecco cosa ci scrive:

Egregio Direttore,
mi spiace disturbarla ancora con le mie lagnanze, ma quasi quotidianamente, come del resto ogni cittadino italiano, mi imbatto in assurdità burocratiche, come quella che le ho già raccontato sulla riscossione in contanti.
Nei giorni scorsi mi accingo a versare l’acconto l’IMU per la casa dei miei, ma mi accorgo di aver dimenticato il saldo del 2014. Preparo il mio bravo F24 con l’importo del saldo 2014 ed acconto 2015, totale poco più di 1200 Euro.In banca il cassiere salta sulla sedia: Non può farlo, supera i mille Euro, deve andare da un commercialista e fare  un versamento telematico! Tenga presente, non pagavo in contanti ma addebitavo sul mio conto. Tutto chiaro e regolare, nessun riciclaggio di denaro sporco. Per favore mi da due moduli F24? Uno per il saldo l’altro per l’acconto. Così va bene.
Caro Direttore, ma non è la stessa cosa? Il destinatario è lo stesso, il conto di addebito lo stesso. Riesce a spiegarmi quale vantaggio ha tratto l’amministrazione delle finanze dall’avermi fatto fare due fersamenti? A parte il maggior tempo impiegato dal cassiere, da me ed il maggior consumo di carta, veramente non trovo nulla che giustifichi questa assurdità.
Possiamo aver ancora fiducia in questi ritardati mentali che ci sottopongono a leggi così cervellotiche?
Cordialmente
Gianni Carnevale