I piccoli comuni montani autonomi nel servizio idrico

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Con un emendamento del PD in Commissione Ambiente è stata approvata la salvaguardia del servizio

Mercoledì 15 ottobre 2014 – 17.20

Con un emendamento a firma dell’On. Enrico Borghi e di tutto il gruppo PD in Commissione Ambiente, è stata approvata, nell’ambito della ratifica del decreto “Sblocca Italia” in discussione in queste ore in sede referente presso l’VIII Commissione della Camera, la salvaguardia delle gestioni del servizio idrico in forma autonoma nei Comuni montani sotto i 1000 abitanti.

 

La norma, sottoscritta anche dall’On. Zaratti e dal gruppo di SEL in Commissione, seppure con il voto contrario del Movimento 5 stelle, consente ai piccoli Comuni montani in grado di assicurare autonomamente il ciclo idrico integrato, di poterlo fare in maniera indipendente. Circostanza prevista già dal codice ambientale del 2006 ma che sarebbe stata impedita di fatto dalla versione originaria dell’art. 7 dello “Sblocca Italia”.

 

E’ un risultato importante – dice l’On. Borghiche mette in salvaguardia una serie di esperienze positive nei nostri piccoli Comuni montani, costruite all’insegna della sussidiarietà e in virtù di peculiari caratteristiche orografiche e geomorfologiche di tali territori, che per questo possono essere esentati dall’adesione obbligatoria all’ambito idrico. L’approvazione di questo emendamento dimostra inoltre, ancora una volta, l’attenzione delle istituzioni per i nostri territori”.