Il rilancio delle Langha monregalese passa anche dalle “bollicine”

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L’assessore regionale all’Agricoltura a Dogliani per il progetto di uno spumante docg

Venerdì 21 novembre 2014 – 10.15

Il Calso (Comuni dell’Acquedotto Langhe Sud Occidentali), il Consorzio che riunisce 23 comuni della Langa, si propone come motore di una nuova iniziativa che ha come obiettivo finale “il riequilibrio territoriale del Piemonte anche attraverso la promozione socio-economica di un’area”.

Il progetto punta a fare dei comuni della Langa monregalese una zona di produzione di spumante.

 

Per dare concretezza al piano i vertici del Calso hanno organizzato per mercoledì 26 novembre a Dogliani un incontro con l’assessore regionale all’agricoltura Giorgio Ferrero. Una mossa che punta ad arruolare sin da subito la Regione come alleata di una scelta che mira a riequilibrare zone fortunate e capaci come quella Albese con altre che hanno sfruttato meno le potenzialità del territorio, come l’Alta Langa e le colline monregalesi.

 

E il Calso, proprio perché già riunisce buona parte di questi comuni mettendo in rete tutta una serie di servizi di prima necessità, è pronto a giocare il ruolo di capofila del progetto. “Servono sostanzialmente tre cose per dare concretezza all’idea – dice Marco Botto, presidente del Consorzio con sede a Dogliani -: un piano di promozione per tutta la produzione vitivinicola esistente, linee di credito per i progetti che valorizzino lo spumante e un riconoscimento ufficiale della specificità di una produzione ottenuta da vigneti a un’altitudine superiore ai 400 metri”.

 

L’obiettivo dei promotori è proprio questo: creare i presupposti per un graduale impianto di nuove colture vinicole in zone che, proprio per la loro altezza, non rientrano nei disciplinari dei vini più blasonati dell’Albese ma che possono dare vita a un prodotto di eccellenza come l’Alta Langa docg, uno spumante che gli esperti catalogano come “estremamente raffinato”. Mercoledì, forse, sarà posata la prima pietra di questa scommessa.