Oltre 50.000 euro dalla Regione per il restauro dei luoghi cuneesi della Resistenza | Fra i Comuni interessati, Roburent e Bastia Mondovì

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L’assessore della Giunta Chiamparino, Alberto Valmaggia, informa che, su comunicazione del vicepresidente del Consiglio di Palazzo Lascaris e delegato alle attività del Comitato Resistenza e Costituzione, Nino Boeti, gli Uffici della Direzione Cultura-Settore Valorizzazione del Patrimonio Culturale, Musei e siti Unesco hanno approvato l’elenco degli interventi ammessi al contributo per il 2017 nell’ambito della Legge regionale “Valorizzazione del patrimonio artistico-culturale e dei luoghi della Lotta di Liberazione in Piemonte”.

Un passo importante, perché lo specifico comparto non veniva finanziato dal 2011 ed erano stati interrotti lavori importanti di restauro e conservazione di molti simboli della Memoria partigiana.
Sono stati stanziati 50.600 euro, accogliendo 12 richieste pervenute dal territorio subalpino: 8 promosse dai Comuni (33.850 euro) e 4 da Associazioni private (16.750 euro). Gli importi verranno co-finanziati dai beneficiari. Alla provincia di Cuneo sono stati assegnati quattro contributi.

 

Per quanto riguarda i Comuni andranno a Roburent (2500 euro) per il Memoriale Resistenza e Grande Guerra localizzato nel paese e nella frazione Pra e a Bastia Mondovì (5350 euro) per il Sacrario partigiano di San Bernardo. A livello di Associazioni private sono state ammesse le istanze della Fondazione Nuto Revelli (5000 euro) per il miglioramento della capacità di accoglienza della borgata Paraloup, culla della Resistenza in valle Stura, e dell’Anpi sezione di Alba (7000 euro) per la riqualificazione del sacello di Neive. “Ringrazio – afferma l’assessore Valmaggia – il collega Boeti e tutti i consiglieri regionali che, in accordo con gli assessori al Bilancio e alla Cultura, hanno reso possibile lo stanziamento. In questo modo è stato riattivato un percorso virtuoso di tutela e di valorizzazione dei luoghi della Resistenza che, mi auguro, possa continuare anche nei prossimi anni. Sui valori della Lotta di Liberazione è stata scritta la nostra Costituzione. Mantenere viva la Memoria di quel drammatico periodo che ha segnato profondamente la storia dell’Italia è un dovere per le Istituzioni e i cittadini che credono nella democrazia”.