Restano positivi, seppur in calo, i principali indicatori economici della Granda

0
442

Il primo trimestre 2018 conferma una sostanziale positività nelle valutazioni delle imprese cuneesi per la maggior parte dei principali indicatori economici, seppur con un rallentamento del clima di fiducia in confronto al trimestre precedente.

È quanto emerso dall’indagine di previsione sui primi tre mesi del nuovo anno resa nota oggi – venerdì 19 gennaio, ndr – dal Centro Studi di Confindustria Cuneo e realizzata su un campione di circa 300 imprese associate. Nel manifatturiero le previsioni sugli ordini sono ancora favorevoli, sebbene il saldo ottimisti-pessimisti risulti in calo rispetto a settembre; frenano in modo marcato le aspettative sulla produzione, ben compensate però da un dato export su livelli nettamente favorevoli. Si indebolisce, ma resta positiva, la percentuale riferita all’occupazione. Nei servizi prevalgono attese positive, sebbene su valori più contenuti rispetto a settembre 2017. Nel corso della presentazione dei dati è stato effettuato un focus sul lavoro della provincia di Cuneo sul 2017: in base alla rilevazione Excelsior di Unioncamere-ANPAL nell’anno appena terminato, su 40.360 inserimenti previsti – di cui 30.750 alle dipendenze – il 38,3% delle entrate nel settore industria è rappresentato dalla categoria degli operai specializzati. Oltre la metà degli assunti è stato impiegato nella produzione di beni o erogazione di servizi. La disamina dei dati si è conclusa con l’illustrazione del nuovo servizio ‘Unimpiego’ di Confindustria Cuneo, l’agenzia del Sistema Confindustria che realizza servizi di ricerca e selezione del personale dedicato ad aziende e candidati in cerca di lavoro. Maggiori info su www.unimpiego.it o al numero 0171/455.424.

 

Dopo un ultimo trimestre 2017 ottimo, con indicatori tutti positivi, anche a doppia cifra, arriviamo ora ad una previsione trimestrale che mina un po’ le certezze dei nostri imprenditori anche per via della prossima tornata elettorale – ha commentato il presidente di Confindustria Cuneo, Mauro Gola -. Export ed investimenti continuano a fare la parte del leone, mentre a livello settoriale è la metalmeccanica a confermarsi locomotiva della Granda. Ci aspettiamo un 2018 che consolidi il trend di crescita generale avvertito dal Paese nel 2017, che è stato dello 0,4% su base trimestrale e dell’1,7% in termini tendenziali. La stabilità degli indici in questo inizio 2018 ci dà fiducia: Confindustria Cuneo punterà molto sulle politiche del lavoro come testimonia l’attivazione del servizio di Unimpiego presso la nostra associazione”.

 

Il direttore Giuliana Cirio ha commentato il raffreddamento del clima di fiducia: “L’indagine del I trimestre è stata effettuata nel mese di dicembre 2017, solitamente periodo di incertezza legata alla chiusura dei bilanci, in un momento legislativo anche delicato, poiché le notizie ogni giorno diverse sui contenuti della Legge di Stabilità non consentivano un atteggiamento di fiducia nella politica industriale del Paese e, in particolare, in future agevolazioni o incentivi. Ecco perché abbiamo sì indici positivi, ma con percentuali al ribasso”. I dati: le attese sugli ordini cedono 10,5 punti rispetto a settembre (da +11,7% del IV trimestre 2017 a +1,2% attuale), trascinando verso il basso anche le previsioni sulla produzione (da +14,9% a -0,6%). Ne risente negativamente anche il dato sulla redditività (da +1,5% a -3,4%). Positive, ma in calo, le attese sull’occupazione con un saldo ottimisti-pessimisti dello 0,6% (6,6% a settembre).

 

Ci rallegra un dato soprattutto sul panorama contrattuale: se in provincia di Cuneo gli inserimenti a tempo indeterminato previsti nel 2017 sono stati il 16,5%, nel comparto specificatamente industriale, i contratti a tempo indeterminato rappresentano il 91,5% di quelli in essere – ha spiegato il direttore Cirio -. Il rapporto tra imprenditore e lavoratore per le nostre aziende si conferma di collaborazione piuttosto che di pura subordinazione. Un dipendete assunto è spesso un membro nuovo di una grande famiglia, destinato ad un lungo periodo di lavoro in squadra”. Tornando all’indagine, cresce il peso delle imprese manifatturiere che intendono fare ricorso alla CIG (dal 7,1% al 12,6%), mentre si assestano gli investimenti, con il 23% delle imprese che prevede interventi di un certo impegno, grazie anche a quanto previsto dal Piano Industria 4.0. Bene l’export: le previsioni restano positive ad un +9% (contro il 13% della scorsa rilevazione). A livello settoriale, i pareri più favorevoli provengono ancora dalle imprese metalmeccaniche, che evidenziano un tasso di capacità produttiva che si mantiene su valori elevati (77,1%). Bene i manifatturieri vari, mentre si respira incertezza per la chimica, gomma-plastica e la grafica-stampa-editoria. Passando ai servizi restano alte le aspettative delle imprese su livello di attività e ordini. A livello settoriale si evidenziano attese espansive nel terziario innovativo, nel commercio e turismo e nelle utilities.

 

Il focus sul lavoro ha evidenziato come su 100 assunzioni previste nel 2017, il 76,2% dei contratti proposti fosse da dipendente, di cui il 44% a tempo determinato. “I settori che più hanno orientato le loro ricerche sui giovani fino a 29 anni sono stati i servizi avanzati alle imprese, ma anche le industrie metalmeccaniche”, ha spiegato Elena Angaramo, responsabile del Centro Studi Confindustria Cuneo. “Flessibilità e adattamento restano le competenze più richieste dalle imprese”. Al termine della conferenza stampa, è stato illustrato il servizio di Unimpiego attivato in Confindustria Cuneo disponibile per le aziende e per chi cerca lavoro. Per le aziende gli annunci di lavoro proposti sono destinati a candidati di ogni livello di istruzione e/o inquadramento professionale; i candidati, invece, hanno la possibilità di inserire il loro Cv nella banca dati oppure dichiarare il proprio interesse per uno o più annunci registrandosi gratuitamente sul portale www.unimpiego.it