Cuneo: inaugurato il nuovo Spazio Innov@zione della Fondazione Crc| La rivoluzionaria galleria virtuale apre i battenti con un progetto interattivo dedicato all’artista olandese Piet Mondrian

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Un nuovo concetto espositivo, un modo totalmente innovativo di fruire dell’arte: lo Spazio Innov@zione della Fondazione Crc, in via Roma 17, a Cuneo, lascia davvero a bocca aperta.

Per inaugurare questa nuova area, è stata scelta la mostra “Piet Mondrian Universale – Immersive interctive experience”, realizzata con la regia e la direzione artistica di Alessandro Marrazzo e la consulenza scientifica di Ilaria Porotto e Andrea Lerda.

 

Il noto artista olandese vissuto tra il 1872 e il 1944 viene accompagnato attraverso tutta la sua ricerca creativa grazie ad un percorso multimediale interattivo che crea una narrazione continua, facendo diventare il visitatore il vero protagonista. Tutta la tecnologia digitale e l’installazione interattiva sono frutto di un raffinato progetto sviluppato da Marrazzo e dalla sua equipe, che ha visto coinvolte oltre venti aziende specializzate in nuove tecnologie e informatica e oltre cento figure professionali. Il risultato, dopo due anni di prototipazione, è una tecnologia interattiva completamente innovativa, un’anteprima internazionale.

 

“Inaugurare questo spazio significa credere davvero nell’innovazione, e non soltanto parlarne – ha detto il presidente della Fondazione Crc Giandomenico Genta -: qui ci si potrà immergere in una realtà che farà comprendere come si possa parlare e ragionare di innovazione con i piedi ben piantati per terra. Ancora una volta siamo i primi al mondo, questa esposizione ci consente di far comprendere come le nuove tecnologie non arrivino solo a New York, Parigi o Londra. Si può fare innovazione anche partendo dalla provincia: la visita ad una mostra come questa può davvero cambiare la percezione dell’arte contemporanea”.

 

Il regista e direttore artistico della mostra, Alessandro Marrazzo, ha raccontato come è nata l’idea: “E’ stato un invito a nozze che Mondrian mi ha fatto. Tutto è partito da una sua frase, che è presente anche in questa esposizione: ‘Chi rimarrà in sala potrà ammirare le opere neoplastiche appese alle pareti, oppure, se un giorno la tecnologia lo permetterà, proiettate’. Mi sono sentito chiamato in causa, perché negli ultimi anni ho sviluppato una tecnologia di videoproiezione interattiva. Ecco, mi sembrava l’occasione giusta per raccontare quello che Mondrian avrebbe immaginato di vedere nel futuro. E’ una mostra molto diversa da quelle a cui siamo abituati: l’obiettivo è quello di portare la gente più vicina all’artista, in maniera osmotica, in cui tutto è molto sentito. Sentiamo la sua voce riprodotta, vediamo le sue mani, vediamo la sua ombra sul muro; insomma, siamo insieme a lui”.

 

L’esposizione è un viaggio, diviso in tre tappe, ognuna in una sala: il primo è un viaggio nel tempo che ci porta nello studio parigino di Mondrian; il secondo è all’interno della sua evoluzione artistica, dai primi anni in Olanda fino a Parigi ed infine a New York.Il terzo viaggio è nell’ispirazione, nell’intimo, in cui il visitatore con delle cuffie entra nella personalità dell’artista.

 

La mostra resterà aperta gratuitamente al pubblico fino a domenica 1° aprile 2018, ogni martedì, giovedì e venerdì dalle 9 alle 13, sabato e domenica dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19.

 

Gabriele Destefanis