Tenta di rubare del rame e aggredisce i carabinieri: in manette 36enne di Racconigi

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Fondamentale la segnalazione di un cittadino

Martedì 2 settembre 2014 – 12.45

A proposito di furti: un’azienda in dismissione di Racconigi era diventata la meta di alcuni ladri di rame e grazie ad una segnalazione anonima ed un servizio di osservazione e controllo, messo in atto dai militari delle Stazioni di Racconigi e Scarnafigi, si è proceduto all’arresto di un ladro in flagranza di reato.

 

Un primo furto di rame lo avevano consumato il 25 agosto, nell’azienda non era presente nessuno e dopo aver staccato la corrente i ladri si erano impossessati di un congruo quantitativo di rame. Gli anonimi avevano visitato nuovamente l’area il 29 agosto e la notte tra sabato e domenica avevano fatto ritorno sulla scena del crimine.

 

La segnalazione di un cittadino, che aveva notato dei movimenti sospetti nella zona, è stata fondamentale, in quanto, i militari delle Stazioni di Racconigi e Scarnafigi hanno predisposto un servizio di osservazione e controllo dell’area fino a quando non hanno notato un giovane, noto alle Forze di Polizia, che scavalcava la recinzione e si portava all’interno dell’azienda.

I militari sono intervenuti per bloccare M.M., 36enne di Racconigi, il quale è stato trovato in possesso di attrezzi da scasso e un coltello di genere proibito.

L’uomo in evidente stato di alterazione psicofisica, dovuta ad assunzione di alcol e droga, ha opposto una violenta resistenza nei confronti dei militari operanti che sono riusciti comunque a bloccarlo e trarlo in arresto per il reato di tentato furto, porto abusivo di armi, violenza e minaccia a Pubblico Ufficiale, aggravata dalle lesioni personali.

 

L’arresto il 1 settembre è stato convalidato e successivamente M.M. è stato giudicato con rito abbreviato e condannato a 10 mesi di reclusione e 400 Euro di multa, sconterà la condanna agli arresti domiciliari presso la propria abitazione.

 

Non si esclude la presenza di altri complici che si sono dati alla fuga approfittando dell’oscurità e della reazione posta in essere dall’arrestato che ha impegnato i militari operanti. Anche in questo caso la collaborazione dei cittadini è risultata determinante nell’azione di prevenzione e repressione dei reati. Ricordiamo che chiunque può contattare il numero di emergenza 112 e segnalare qualunque anomalia, meglio un falso allarme che una comunicazione mai pervenuta”.

 

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Redazione