Maltempo di martedì 29 luglio, si contano i danni: Dogliani verso la richiesta dello stato di calamità naturale – FOTOGALLERY

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Le prime stime parlano, per i soli danni d’acqua, di una cifra intorno ai 500mila euro

Giovedì 31 luglio 2014 – 10.30

La bomba d’acqua che si è abbatuta sul cuneese martedì 29 luglio ha provocato ingenti danni, soprattutto nell’albese.

L’ingresso dalla tangenziale e l’area industriale di Alba in via dell’Artigianato, Grinzane Cavour, Gallo d’Alba, fino a Barolo e Dogliani, sono solo alcune delle zone colpite dal fortissimo temporale, che ha causato allagamenti, smottamenti e anche qualche incidente stradale.

 

E’ stata proprio Dogliani – e immediati dintorni – a subire maggiormente la furia del maltempo. Spiega Alessandro Gallo, vice Sindaco e assessore ai lavori pubblici, attività produttive e verde pubblico: “La zona colpita è molto vasta. Saranno chiuse con un’ordinanza le strade di Tanasso e Corogna. Altri allagamenti in via Torino, in Piazza Umberto I, in via Langhe. Sulla salita per il castello piccole frane hanno divelto le staccionate. Molte attività commerciali, praticamente tutte quelle in piazza Umberto I, ma non solo, hanno subito allagamenti. Per la pressione dell’acqua son saltati i tombini in tutto il paese. La strada per Farigliano si è trasformata in un fiume di fango, si vedevano solo i paracarri. Sono esondati rii e addirittura piccoli affluenti di quest’ultimi: l’acqua è penetrata ed ha alzato l’asfalto. L’Argentella è stata di fatto chiusa dal mare di detriti che si è depositato sul manto stradale. Si è parzialmente salvata la collina, salvo qualche smottamento, l’otturazione di qualche attraversamento e così via. Per fortuna non si sono verificati danni alle persone, solo un incidente stradale senza conseguenze“.

 

Le prime stime parlano di danni per 500mila euro: “Continueremo in questi giorni a raccogliere segnalazioni dei danni che, quasi certamente, saranno maggiori. Senza contare il fatto che resta da valutare la grandine e l’impatto sulle vigne, al momento esclusi dalle stime“.

 

Si va verso la richiesta dello stato di calamità naturale: “Entro la giornata prenderemo una decisione in merito: abbiamo chiesto alle aziende, alle attività, di quantificare i danni. L’intenzione è quella di preparare la documentazione e quindi inoltrare la richiesta“.

 

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