Dall’America Latina a visitare le Valli Mongia e Tanaro | In collaborazione con il Centro Internazionale di Formazione di Torino e la Condotta Slow Food del Monregalese

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Argentina, Bolivia, Cile, Colombia, Ecuador, Messico, Paraguay, Perù, Repubblica Dominicana e Uruguay. Queste, in breve, le provenienze degli oltre venti tra studiosi e professionisti che lo scorso 18 ottobre hanno preso visione di alcune realtà produttive delle Valli Mongia e Tanaro, grazie allo scambio formativo attuatosi tra la Condotta Slow Food del Monregalese, Cebano, Alta Valle Tanaro e Pesio e il Centro Internazionale di Formazione di Torino.

 

La visita didattica, inserita all’interno del Corso di Turismo Sostenibile e Sviluppo Locale nelle Aree Rurali promosso dal C. I. F. stesso in collaborazione con il Centro Latinoamericano per lo Sviluppo Rurale, è stata evidentemente l’occasione per mostrare ad alcuni operatori socio-economici e turistici del Sud America, le variegate attrattive di due differenti vallate monregalesi, selezionate non a caso dalla Fondazione Slow Food per la Biodiversità quali aree pilota per la messa a punto del cosiddetto progetto Slow Food Travel. Essere scelti dapprima come area tester per l’ambizioso progetto di Slow Food Travel e poi quale destinazione principale di un corso formativo di così alto profilo, ci ha senza dubbio inorgoglito – ha dichiarato Andrea Blangetti, Fiduciario della Condotta del Monregalese.

 

Merito di un territorio che è ormai impregnato di piccole aziende d’eccellenza custodi della filosofia del buono, pulito e giusto e di un sodalizio associativo locale che sa davvero fare squadra. L’intera giornata (che ha coinvolto in particolare la Comunità del Cibo dei Custodi dei Castagneti della Valle Mongia di Viola, l’azienda agrituristica Cà del Duduro di Garessio e la sede dell’Associazione per la Tutela e la Valorizzazione del Cece di Nucetto) è stata infine l’occasione per scambi e confronti proficui sul futuro delle aree marginali, siano esse alpine o andine.