Bertola (M5S): “No ai rifiuti della Liguria nei centri piemontesi di Gerbido, Ceva, Saluzzo e Castelceriolo”

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“Dalla Provincia di Alessandria non è giunta ancora nessuna risposta, mentre da Torino e Cuneo è arrivato un assenso”

Martedì 29 luglio 2014 – 13.00

Riceviamo e pubblichiamo: “La Giunta regionale, in risposta ad una mia interrogazione, ha confermato una notizia che ci preoccupa molto: il Piemonte riceverà fino a 300.000 tonnellate all’anno di rifiuti dalla Liguria.

Nei giorni scorsi siamo infatti venuti a conoscenza di una delibera della Giunta regionale ligure che – sulla base di una intesa sottoscritta con la nostra Regione nel 2003 – prevede la possibilità di conferire, in caso di necessità, rifiuti prodotti nei Comuni della Liguria presso impianti piemontesi.

 

Gli impianti individuati dalla Regione Liguria sono rispettivamente in Provincia di Cuneo (Ceva e Saluzzo), Alessandria (Castelceriolo) e – dulcis in fundo – è stato contattato anche l’impianto di incenerimento del Gerbido (Torino).
Dalla Provincia di Alessandria non è giunta ancora nessuna risposta, mentre da Torino e Cuneo è arrivato un assenso.
In particolare, mentre la Provincia di Cuneo deve definire le quantità, destano preoccupazione le 35.000 tonnellate destinate all’inceneritore del Gerbido; non si tratta infatti di un impatto irrilevante per un impianto che è autorizzato a bruciare 421.000 tonnellate all’anno ma che finora ne ha gestite molte meno a causa dei suoi continui malfunzionamenti.
La nostra Regione non ha quindi la necessità di alcun nuovo inceneritore, se si può permettere di accettare rifiuti dalla Liguria; serve piuttosto un nuovo piano rifiuti che vada verso l’obiettivo “Rifiuti Zero” con il passaggio al trattamento a freddo del residuo indifferenziato.
La richiesta presentata dalla Liguria è soggetta ad autorizzazione: presenterò nell’immediato un atto di indirizzo per chiedere alla Giunta regionale di non concedere il nulla osta all’arrivo di rifiuti dalle altre Regioni

Giorgio Bertola, Capogruppo regionale M5S Piemonte”.

 

In allegato l’interrogazione presentata oggi in aula.

 

Redazione