“Pendolari United” sfida Trenitalia: o la Cuneo-Torino migliora oppure…

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Pendolari UnitedUn appello da Facebook: “Abbiamo un progetto in testa ma per poterlo realizzare al meglio abbiamo bisogno di voi! Pendoli tutti i giorni da Cuneo città a Torino? Rispondi a un breve sondaggio”

Mercoledì 9 aprile – 18.30

La locandina gira da qualche giorno sul più famoso dei social network, sulle bacheche di utenti e gruppi (il già citato “Radio Centallo”, tanto per fare un nome). Suona come una sorta di reclutamento, ma il progetto che hanno in mente gli amministratori della pagina “Pendolari United” è ben più ambizioso di una semplice chiamata (simbolica, sia chiaro) alle armi.

 

“Abbiamo un progetto in testa ma per poterlo realizzare al meglio abbiamo bisogno di voi!
Pendoli tutti i giorni da Cuneo città a Torino?
Rispondi a un breve sondaggio a questo link: http://goo.gl/dwkYz3 e resta in contatto per informazioni future”.

 

Mara Baraglia è appunto una delle “menti” del blog (http://pendolari-united.tumblr.com/) e della pagina Facebook (da poco anche lo sbarco su Twitter). Assidua pendolare da 5 anni, insieme ad un gruppo di altre persone decide di fondare un blog: “Il nostro gruppo nasce con il preciso scopo di tenere traccia dei problemi e dare consigli a chi si appresta a pendolare o fare un semplice viaggio. Ci siamo ritrovati perchè esasperati dalla situazione dei trasporti e abbiamo cercato di fare fronte comune e creare solidarietà tra di noi“. In effetti su blog e pagina Facebook fioccano le segnalazioni (ahimé, praticamente quotidiane o peggio) di ritardi e problemi in generale del trasporto pubblico, in particolare quello su rotaia. Per il momento esclusivamente o quasi relativo alla tratta Torino-Cuneo-Savona: “Principalmente ci occupiamo della tratta Torino-Cuneo-Savona perchè è quella da noi frequentata, ma dove possibile cerchiamo di ampliare il raggio“, continua Mara.

 

Un servizio di supporto, un modo “smart” e immediato per avvisare i tanti viaggiatori di eventuali disagi, in tempo reale. Ma “Pendolari United” vuole fare di più: “La percezione che abbiamo viaggiando – spiega Mara – è che siamo arrivati al limite di sopportazione. Negli ultimi due anni ci siamo sentiti presi in giro dalla Regione e da Trenitalia. Le loro statistiche non corrispondono al numero di pendolari che quotidianamente viaggiano sui treni. A tutto ciò si aggiungono i rincari degli abbonamenti nell’ultimo anno: Cuneo in particolare è passata da un mensile di 99.50€ a 120.50€, significa il 20% in più. E oltretutto il servizio è diminuito. Viaggiamo tutti i giorni in condizioni proibitive, con soppressioni e ritardi che ti fanno dubitare di arrivare al lavoro o, peggio, di rientrare a casa la sera. La Regione e Trenitalia sembrano non sentire o non capire i nostri problemi“. Nasce perciò da qui l’idea del sondaggio: “Vogliamo capire gli orari e le destinazioni dei pendolari cuneesi“. Motivo? “Capire se è possible creare un trasporto sostitutivo. Questo è il progetto in ballo. Un progetto nato da poco, da una collaborazione di persone giovani“. Ecco cos’hanno in testa: “Vorremmo poter riuscire a dare un servizio di bus studiato appositamente per le esigenze dei pendolari…aggiungendo dei plus che ovviamente Trenitalia non può o non riesce più a dare. – prosegue Mara – Riscaldamente in inverno, aria condizionta d’estate, pulizia, collegamento wi fi: tutte cose che nel 2014 potrebbero apparire scontate ma che sfortunatamente non lo sono“. La sfida al colosso passa proprio dalle opinioni di coloro che usufruiscono del servizio, un concetto che Trenitalia pare aver dimenticato. Il sondaggio, partito da qualche giorno, sta già dando le prime indicazioni: “Il riscontro per il momento è positivo. Ad esempio è emerso che per i pendolari non sembra essere un problema pagare una cifra maggiore a fronte di un servizio qualitativamente superiore“. Un paio di settimane di tempo per votare e cercare di raccogliere più indicazioni possibili. Con un occhio di riguardo per i cuneesi, che secondo l’amministratrice “sono i più maltrattati“.

 

Quindi conclude: “Crediamo e speriamo in questo progetto perchè pensiamo che lamentarsi non serva più. E se c’è la possibilità di migliorare il nostro viaggio…io dico di provarci!“. Per una sana (e provvidenziale) concorrenza.

 

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